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Cronaca

Cantù, botti Pd: ecco Sala (ex Fi) e Patrini (ex M5S). Poi le primarie (e a Como?)

Una doppia notizia di politica canturina ha un potere magicamente evocativo anche sul capoluogo. Vediamo perchè. Innanzitutto la "bomba", che sorpassa ampiamente il duplice annuncio dato sempre a Cantù due giorni fa dal segretario provinciale di...

Una doppia notizia di politica canturina ha un potere magicamente evocativo anche sul capoluogo. Vediamo perchè. Innanzitutto la "bomba", che sorpassa ampiamente il duplice annuncio dato sempre a Cantù due giorni fa dal segretario provinciale di Forza Italia Alessandro Fermi (qui l'articolo). Il Pd canturino, infatti, ha appena annunciato l'allargamento del proprio comitato direttivo con i nomi di Marco Patrini, tra i fondatori del Meetup del Movimento 5 Stelle a Cantù negli anni passati, e addirittura con Paola Sala, ex coordinatrice di Forza Italia nella città, volto notissimo del centrodestra negli anni scorsi, già consigliere provinciale e attualmente presidente dell’organismo di vigilanza di Enerxenia. Due novità che basterebbero da sole a "fare titolo", ma in realtà c'è di più.

consiglio-comunale-cantùSempre il Pd, infatti, ha pure annunciato l'avvio del percorso che porterà alle elezioni primarie nell'ottobre 2016 per le elezioni comunali dell'anno successivo. Una tradizione, ormai, a dire il vero, in casa dem, ma certamente non si potrà dire che il partito non abbia preparato per tempo l'appuntamento. “Le prossime elezioni le potremo vincere solo posizionandoci oggi - dice il segretario cittadino del Pd, Filippo Di Gregorio - senza attendere le iniziative di altri. Cambiamo il nostro comitato direttivo, in una certa direzione, il che vale a lanciare il segnale ai nostri votanti delle europee. Diciamo con questo cambiamento che non siamo una cittadella chiusa. Che ci candidiamo a governare la città senza preconcetti, con entusiasmo, con apertura e desiderio di far partire un progetto condiviso di Città del futuro. Insomma che guardiamo avanti. Chiunque si riconosca in questo progetto, che si vuole coniugato al principio indiscutibile della democrazia e dell’attenzione per i più deboli, sarà ben accolto a una forza politica attualmente impegnata a rinnovare il Paese".

lucini-fascia-tricolore-2Insomma, archiviato il disastro di Turate, il partito di Renzi lancia due squilli dalla Città del Mobile. E qui torniamo all'inizio, concentrando l'attenzione soprattutto sul tema delle primarie. Perché se è vero che, nei fatti, le situazioni di Cantù e Como non sono paragonabili (nel primo caso il partito è relegato all'opposizione, nel primo è forza-perno della maggioranza di governo), è altrettanto certo che più d'una voce, tra i dem del capoluogo, sognerebbe un candidato "di casa" per la sfida del 2017. Mario Lucini, infatti, non ha tessera Pd e non ha mai avuto (dicendolo sempre apertamente e lealmente) alcuna intenzione di prenderla, rivendicando autonomia e libertà dalle logiche di partito. Però, è un fatto: il segnale che parte da Cantù rischia di aprire - anche se magari soltanto a livello accademico - una discussione sul tema delle primarie o meno pure a Como, in avvicinamento al voto del 2017. Certo, farle - con la partecipazione dello stesso Lucini - significherebbe ovviamente indebolire non poco la candidatura del sindaco uscente, poiché la mancata riconferma automatica come candidato tra due anni darebbe all'esterno la sensazione di una insoddisfazione di base sull'operato. Non farle, però, nello stesso tempo potrebbe creare qualche mal di pancia in alcun settori del Pd (quelli meno entusiasti del primo cittadino senza tessera) e presumibilmente nell'area più a sinistra della coalizione oggi al governo. Insomma, le scadenze vere e proprie sono ancora lontane, ma Cantù - pur con altre esigenze e in uno scenario molto diverso - in qualche modo le ha avvicinante. Chissà se per un mero fatto logistico o se perché la parola magica "primarie" scatenerà qualche dibattito più o meno sotterraneo nelle stanze dem del capoluogo. Vedremo.

Post scriptum: molto bella, comunque, la battaglia politica canturina in queste settimane.

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