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Cantiere delle paratie bloccato: deciderà Formigoni

Ieri si è svolta la conferenza dei servizi a in Comune di Como per approvare la perizia di variante dalla quale dipende il proseguimento dei lavori sul cantiere delle paratie del lungolago. Intorno al tavolo di Palazzo Cernezzi oltre ai dirigenti...

Ieri si è svolta la conferenza dei servizi a in Comune di Como per approvare la perizia di variante dalla quale dipende il proseguimento dei lavori sul cantiere delle paratie del lungolago. Intorno al tavolo di Palazzo Cernezzi oltre ai dirigenti comunali si sono seduti quelli della Provincia, della Regione Lombardia e della Soprintendenza dei Beni architettonici. Solo l'architetto Giuseppe Cosenza, dirigente dell'amministrazione provinciale, ha espresso parere negativo. Il suo "no" al progetto di variante comporta che adesso che per il via libero definitivo ci sia un pronunciamento del presidente della giunta regionale che si esprimerà con proprio decreto entro 30 giorni a partire dalla consegna del verbale (il verbale sarà trasmesso domani e quindi i 30 giorni scadranno il 4 settembre).

La conferenza di servizi ha oggi valutato e approvato il progetto di perizia riguardante gli aspetti idraulici, strutturali ed impiantistici relativi al cantiere del lungolago. Tale perizia comprende opere già definite in occasione della prima conferenza di servizi (febbraio 2010) e non ancora attuate, per un totale di 1.113.087,05 euro, e nuove opere per un totale di 807.156,57 euro. Queste ultime comprendono anche gli interventi definiti a seguito degli incarichi affidati dal Comune ai professori Giovanni Pietro Beretta e Lorenzo Jurina, rispettivamente docente di Idrogeologia e idrogeologia applicata dell’Università di Milano e docente di Tecnica delle costruzioni alla facoltà di Architettura del Politecnico. In particolare, nelle opere cosiddette già definite rientrano l’impianto di illuminazione delle vasche, le scale per l’accesso alle vasche, la barriera di jet grouting nei giardini di ponente, i panconi in alluminio per la difesa dalle esondazioni, il restauro del parapetto storico e la realizzazione del nuovo parapetto per il tratto di passeggiata tra piazza Cavour e Sant’Agostino. Per quanto riguarda, invece, le nuove opere, esse comprendono il palancolato di terra (ossia la barriera aggiuntiva di palancole che verrà posizionata intorno alla vasca, lungo il lato che si affaccia sulla strada), i cavidotti per l’alimentazione elettrica delle vasche e i cavidotti per l’alimentazione elettrica dei pontili a servizio della Navigazione Lario.

Sotto il profilo paesistico, nel corso della conferenza odierna si è registrato il parere favorevole di tutti i partecipanti, ivi compresa la Soprintendenza ai Beni Culturali, con l’unica eccezione del rappresentante dell’amministrazione provinciale, l’architetto Giuseppe Cosenza. Quest’ultimo ha motivato la propria difficoltà nell’esprimere un parere positivo, sottolineando la necessità di una rappresentazione definitiva della passeggiata e lamentando l’assenza di unitarietà di progetto. Nonostante Regione e Soprintendenza abbiano rilevato che: le modifiche apportate con la perizia hanno una rilevanza esclusivamente sotto il profilo idraulico, strutturale e impiantistico; che l’approvazione della perizia consentirebbe di far ripartire i lavori; che le modifiche non hanno in alcun modo inficiato la validità dei pareri paesistici favorevoli già espressi anche dalla stessa Provincia nella prima conferenza di servizi; e che gli ulteriori sviluppi e la definizione dell’assetto della passeggiata e di piazza Cavour saranno oggetto di una successiva fase progettuale definita e concordata con tutti gli enti preposti, l’amministrazione provinciale ha confermato il proprio dissenso.

Deciderà Formigoni. La conferenza di servizi, pertanto, con il solo parere negativo della Provincia, ha approvato il progetto di perizia. Come previsto dalla normativa, il citato parere negativo comporta, tuttavia, che per il via libero definitivo ci sia un pronunciamento del presidente della giunta regionale Roberto Formigoni che si esprimerà con proprio decreto entro 30 giorni a partire dalla consegna del verbale (il verbale sarà trasmesso domani e quindi i 30 giorni scadranno il 4 settembre).

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