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Cronaca

Cantiere in piena stagione, tavolini sfrattati: i locali di piazza De Gasperi contro il Comune

Esplode il caso di piazza De Gasperi, dove titolari e gestori dei locali affacciati sull'area sono furibondi per l'imminente avvio del cantiere comunale che renderà inagibile lo spazio esterno nel pieno della primavera (Pasqua inclusa) e ben oltre...

Esplode il caso di piazza De Gasperi, dove titolari e gestori dei locali affacciati sull'area sono furibondi per l'imminente avvio del cantiere comunale che renderà inagibile lo spazio esterno nel pieno della primavera (Pasqua inclusa) e ben oltre l'avvio di Expo. Un danno, secondo quanto abbiamo potuto ricostruire, che è già stato illustrato con numeri e cifre al Comune in una tesa riunione andata in scena lo scorso fine settimana ma che non avrebbe prodotto alcuna modifica ai piani dell'amministrazione.

Si ricorderà che proprio pochi giorni fa un comunicato ufficiale di Palazzo Cernezzi annunciò il via, a partire dal 2 marzo prossimo, dei lavori in piazza De Gasperi. L'intervento di riqualificazione dello spazio reso pedonale 2 anni fa e diventato, grazie alla posizione naturale e ai numerosi locali affacciati sull'area, uno dei punti più suggestivi della città, durerà fino alla metà di maggio. Nei primi 14 giorni di marzo, l'avvio "soft" prevede l'intervento di Enel per la posa e lo spostamento di alcuni cavi. Poi sarà il turno di ruspe e operai per i 60 giorni successivi, così da riconsegnare a lavori finiti l'area con la nuova pavimentazione in pietrisco, la rimozione del vecchio asfalto e la posa dei nuovi filari alberati. Un progetto di abbellimento della "zona Funicolare", non c'è dubbio. Il problema, però, è che di rinvio in rinvio, Palazzo Cernezzi è arrivato a mettere a soqquadro la piazza proprio alla vigilia della bella stagione turistica, per di più nell'anno di Expo e con lo scempio delle paratie poco distante e ancora tutt'altro che vicino a concludersi.

Risultato: la rabbia dei titolari e dei gestori dei locali che animano piazza De Gasperi con tavolini e iniziative varie, che proprio alle soglie della primavera si vedranno costretti per due mesi abbondanti (salvo imprevisti) a rinunciare alla parte migliore della zona, con riflessi già quantificati come pesantissimi su incassi e occupazione del personale stagionale. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, in particolare, nella riunione con l'assessore Paolo Frisoni e con il dirigente Pierantonio Lorini andata in scena la scorsa settimana, si è parlato addirittura di una ventina di persone che - causa lavori - potrebbe rimanere a casa se la piazza venisse blindata dal cantiere fino a maggio.

Inutili - anche se coralmente e ripetutamente ribadite dagli esercenti - le richieste di differire in qualche modo l'intervento verso la fine della stagione turistica per evitare di perdere il cruciale periodo marzo-metà maggio: da Palazzo Cernezzi è stato ribadito l'avvio dei lavori così come annunciato, cioè tra una decina di giorni.

Un muro contro muro a tutti gli effetti, insomma, che rischia di creare - pur nell'ambito di un'iniziativa in sé positiva - un effetto boomerang pazzesco in una delle poche zone oggi affacciate sul lago e frequentate da comaschi e (tantissimo) dai turisti.

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