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Cronaca

Camerlata, chiude il supermercato Esselunga. Riaprirà in formato maxi

Dopo anni di burocrazia, polemiche e immobilisimo, si può dire che tra una settimana esatta inizierà il cantiere per la nascita di un centro commerciale nell'ex Trevitex e poi - via via - per la riqualificazione di ampie fette dei dintorni. Da...

Dopo anni di burocrazia, polemiche e immobilisimo, si può dire che tra una settimana esatta inizierà il cantiere per la nascita di un centro commerciale nell'ex Trevitex e poi - via via - per la riqualificazione di ampie fette dei dintorni. Da poche ore, infatti, all'ingresso del supermercato tuttora aperta nello "scatolone" rosso e bianco tra via Paoli e Varesina è comparso il cartello che annuncia la chiusura per ristrutturazione del polo commerciale. Una botta, a modo suo, per un quartiere - quello di Camerlata - che nel corso degli anni ha perso diversi negozi di vicinato del settore alimentare (ultimo in ordine di tempo, il Fornaio all'inizio della Varesina). Ma, nella realtà, una fase temporanea in vista dell'apertura del grande centro commerciale compreso nell'accordo Esselunga-Comune di Como. Il riferimento è all'accordo di programma che prevede la nascita, dove ora c'è il piccolo supermercato, di un ipermercato Esselunga di 5.500 metri quadrati, 3.800 per la vendita e 1.700 di depositi e magazzini a cui si aggiungeranno negozi di vicinato per altri 1.440 metri quadrati con priorità accordata agli esercenti della zona a canone agevolato del 50%.

Sul fronte puramente economico, l'intesa pubblico-privati prevede un costo complessivo del finanziamento a carico della società Cedi (che ingloba Esselunga) pari alla a 7 milioni e 300mila euro. Molti soldi, che serviranno, tra le altre cose: a realizzare il sovrappasso di collegamento tra la nuova piazza davanti al "nuovo" ipermercato (un milione); alla realizzazione della nuova piazza stessa (1,3 milioni); alla sistemazione del parcheggio dell'ex Circoscrizione (144mila euro); all'allargamento di una corsia di via Badone in direzione Como (221mila euro); alla nuova rotatoria in via Lissi (296mila euro); all'allargamento di via Paoli davanti all'ex Circoscrizione (39mila euro); alla videosorveglianza dei sottopassi di piazza Camerlata e di via Napoleona (20mila); alla riqualificazione di via Varesina (spariranno alcuni posti a raso bianchi, saranno realizzati nuovi spartitraffico e allargati i marciapiedi, 733mila euro); alla riqualificazione di via Giussani (marciapiedi più larghi, rotatoria all'incrocio semaforico a metà arteria, pista ciclabile, attraversamenti pedonali protetti per un milione e 185mila euro); alla nuova rotatoria in via D'Annunzio (217mila euro).

Oltre alle opere, per quanto riguarda i soldi "fruscianti", il Comune incasserà anche un milione e 815mila euro, mentre a Villa Saporiti andranno 300mila euro per "lavori sulla ex Statale dei Giovi".

Confermato, infine, l'abbattimento - come si diceva - del rudere dell'ex Fisac (di cui rimarranno i perimetri sulla nuova pavimentazione della piazza antistante l'Esselunga) e la cessione a Palazzo Cernezzi di 467 parcheggi dell'autosilo sotto il supermercato, con un versamento di 150mila euro annui.

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