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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cabiate, morte della bimba di 18 mesi: arrestato il compagno della madre

Troppe le cose che non tornavano circa l'incidente con la stufetta: l'indagine porta verso una morte per violenze e maltrattamenti

Si ritiene doveroso fornire un aggiornamento, come comunicatoci dalle autorità competenti, sugli sviluppi dell’indagine relativi al decesso di S. B., deceduta in data 11.1.2021 all’età di soli diciotto mesi all’ Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove era stata trasportata d’urgenza per le gravi lesioni riportate nel pomeriggio dello stesso giorno nella sua casa di Cabiate, mentre si trovava in compagnia del compagno della madre (qui la vicenda

In base alle informazioni inizialmente fornite da quest’ultimo alla nonna ed alla madre della bambina (entrambe assenti al momento del verificarsi delle lesioni), la piccola sarebbe stata colpita da una stufa, (rinvenuta danneggiata sul pavimento durante il sopralluogo nella abitazione da parte dei Carabinieri della Tenenza di Mariano Comense) che lei stessa, secondo quanto raccontato, aveva fatto accidentalmente cadere da una scarpiera ed inizialmente non avrebbe mostrato alcun sintomo di malessere (tanto da continuare a giocare).
La nonna materna, intervenuta nell’appartamento dopo circa due ore da quello che sembrava un incidente domestico, aveva trovato la nipote priva di sensi, con la maglietta con tracce di vomito e pertanto sollecitava il compagno della figlia a chiamare il 118. Prima del ricovero in ospedale, nel corso di chiamate telefoniche con il compagno, la madre della bambina riscontrava delle lesioni al labbro della piccola che il compagno cercava confusamente di giustificare attribuendole ad una caduta o ad un urto.

Successivamente al decesso della bimba venivano disposti accertamenti autoptici.

Le relazioni preliminari del medico legale hanno smentito le dinamiche inizialmente riferite dall’unica persona che si trovava in compagnia della bambina, il compagno della madre, prima che arrivasse la nonna materna : il decesso della piccola è stato infatti ricondotto ad alcuni traumi.

Sul corpo della piccola sono state inoltre rinvenute molte lesioni e escoriazioni e altri segni riconducibili ad una probabile violenza sessuale.  

Gli esiti preliminari della consulenza medico legale unitamente agli accertamenti scrupolosamente svolti dal Tenenza dei Carabinieri di Mariano Comense (che ha ininterrottamente controllato il compagno della madre della vittima sin dal momento in cui sono emerse le prime incongruenze nel suo racconto, per cui è stato inizialmente indagato) fanno pertanto a ritenere che la piccola sia stata ripetutamente picchiata (verosimilmente non solo in occasione del pomeriggio di lunedì 11 gennaio, quando si trovava da sola con l’indagato, ma anche in precedenti circostanze), e violentata in una epoca prossima al tragico pomeriggio di lunedì 11 gennaio 2021.

Per questa ragione la Procura della Repubblica ha avanzato in data 22.1.2021 l'arresto del compagno della madre della piccola vittima, sussistendo gravi indizi per contestare allo stato (salvo modifica delle imputazioni che possa scaturire dagli ulteriori
sviluppi delle indagini ancora in corso) i reati di:
- maltrattamenti da cui è derivata la morte della vittima (punibile sino ad un massimo di 24 anni)
- violenza sessuale ai danni di persona minore di anni dieci (punita sino ad un massimo di venti anni).
Il Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Como ha accolto la richiesta del pubblico ministero disponendo in data 23.2.2021 per l’indagato (che nelle ultime ore aveva lasciato l’abitazione della convivente per trasferirsi in altra località) la custodia cautelare in carcere.

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