la giunta del Comune di Como ha approvato oggi l'adeguamento, al rialzo, delle tariffe degli autobus di linea urbana di Asf Autolinee. L'incremento pari a + 2,64%, corrisponde all'adeguamento Istat. Non a caso il sindaco Mario Lucini e l'assessore alla Mobilità Daniela Gerosa hanno tenuto a precisare che si tratta di "un incremento di routine". Con l'aumento delle tariffe cambiano, però, anche alcune soluzioni di viaggio. In parole povere, scompaiono alcuni tipi di biglietto e ne vengono introdotti di nuovi. Vediamo nel dettaglio, quindi, che cosa cambia con l'inizio del nuovo anno scolastico.

Il cosiddetto biglietto ex tariffa B - cioè quello da 1,55 euro che consentiva di viaggiare su una sola linea diretta dal capoluogo a un Comune limitrofo (ad esempio la Linea 1 per San fermo) viene abolito, così come viene abolito il biglietto a tempo (90 minuti) da 1,80 euro. Queste due soluzioni di viaggio vengono per così dire "fuse" in un unico tipo di biglietto a tempo (sempre da 90 minuti) che consentirà al prezzo di 1,65 euro di viaggiare in tutta l'area urbana, cioè sia sulle linee che oltrepassano i confini del Comune di Como e che hanno capolinea in Comuni confinanti (ad esempio San fermo o Casnate con Bernate). Tale modifica si ripercuote anche sugli abbonamenti: settimanale 14 euro, mensile 41 euro. Il biglietto urbano a tempo da 75 minuti venduto direttamente a bordo dei bus, passa da 2 euro a 2,50 euro ma avrà validità di 90 minuti e consentirà di viaggiare su tutta l'area urbana. "In questo caso - ha spiegato la Gerosa - l'incremento risente dei mancati adeguamenti Istat dal 2009".