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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bus Asf per il trasporto profughi, Polacchini: "Ecco come funziona. Nessun rischio sanitario"

La pubblicazione della notizia che anche Asf, l'azienda di trasporto comasca la cui maggioranza è in mano pubblica, contribuisce con propri autobus al trasporto o al trasferimento di contingenti di profughi (sovente da Milano verso Como) è stata...

La pubblicazione della notizia che anche Asf, l'azienda di trasporto comasca la cui maggioranza è in mano pubblica, contribuisce con propri autobus al trasporto o al trasferimento di contingenti di profughi (sovente da Milano verso Como) è stata comprensibilmente al centro di animati dibattiti. La Lega Nord, addirittura, tramite il deputato Nicola Molteni ha presentato un'interrogazione al governo sulla vicenda. Per fare maggiore chiarezza abbiamo chiesto qualche dettaglio in più all'amministratore delegato della società, Annarita Polacchini.

"Spiego ben volentieri come funziona - dice - perché mi rendo conto che il tema sia importante ma nello stesso tempo sarebbe davvero inutile creare falsi allarmismi perché non esistono i pressuposti".

"Svolgiamo questo servizio supplementare da circa 12-14 mesi, all'incirca a partire dall'estate scorsa, quando si intensificò l'arrivo dei migranti anche a Como e provincia - spiega la manager di Asf - Il servizio è svolto per conto della Prefettura, senza incarichi prefissati ma effettivamente con una certa regolarità visto che gli arrivi di profughi e migranti continuano. Quando vi è necessità di trasportare queste persone, la Prefettura ci avvisa e ci comunica tutte le indicazioni essenziali: quanti sono i migranti, dove sono, dove sono destinati e così via. A quel punto, con il nostro mezzo andiamo a recuperarli". Sul fronte dei costi e della convenzione con la Prefettura, Annarita Polacchini è molto chiara: "Come altre aziende, noi abbiamo dato la disponibilità a svolgere questo tipo di servizio ma naturalmente non con l'intento o l'obiettivo di ricavarne margini economici. Altro discorso è la copertura in sé dei costi: quella effettivamente viene garantita dalla Prefettura, a cui inviamo la cifra per il rimborso che viene calcolata principalmente su quanto tempo occorre al nostro personale per svolgere l'incarico e poi sulle altre voci di costi. In pratica, se un giorno il servizio si risolve in un'ora, la cifra che ci verrà rimborsata sarà di un tipo, se per qualche altro motivo il personale e il mezzo rimassero impegnati per mezza o tutta la giornata, ovviamente la somma finale cambia. Tengo a precisare che in quella giornata, l'autobus in questione non viene mai reimmesso subito sui normali servizi di linea". asf-bresso-1Il tema forse più caldo di tutti, però, è quello legato ai timori per potenziali rischi sanitari. Pericoli che secondo Polacchini sono ridotti a zero.

"Il bus prescelto, di solito sempre lo stesso, è di medio-piccole dimensioni, viene accuratamente preparato sia prima della partenza, con specifici coperte sui sedili, sia al ritorno, con la sanificazione specifica dell'autobus attraverso prodotti adatti. Prodotti che poi sono quelli utilizzati periodicamente per garantire la pulizia e l'igiene su tutti i mezzi, anche quelli che effettuano unicamente i normali servizi di linea". A questo proposito, l'ad di Asf evidenzia che "la sicurezza sul fronte sanitario è totalmente garantita".

Resta il tema del personale di Asf impiegato per il servizio di trasporto dei profughi. "Abbiamo creato un gruppo di volontari - spiega Polacchini - Tutti sono stati adeguatamente formati e preparati per svolgere al meglio e in massima sicurezza questo servizio. E grazie a questo sistema non abbiamo ricevuto alcun diniego al suo svolgimento".
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