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Cronaca Asso

Ancora in ospedale il brigadiere che ha sparato al comandante di Asso, il suo legale: "Non può stare in carcere"

L'avvocato Roberto Melchiorre: "Per 30 anni ha servito lo Stato in modo impeccabile, vogliamo capire che cosa sia successo"

Antonio Milia, il brigadiere accusato dell'omicidio del comandante dei carabinieri di Asso, Doriano Furceri, è ancora in ospedale. Il suo legale Roberto Melchiorre aveva sin da subito chiesto che non venisse detenuto in carcere ma che fosse sottoposto a cure psichiatriche in una struttura ospedaliera. Dopo la decisione negativa del gip a seguito di una visita specialistica nel carcere del Bassone Milia è stato trasferito in ospedale. "Era fin da subito stata nostra convinzione che non fosse in uno stato psicologico compatibile con la misura cautelare in carcere - ha affermato l'avvocato Melchiorre -. Adesso attendiamo le perizie sulla sua capacità di intendere e volere".

La difesa ha conferito l'incarico a due consulenti, si tratta del professore Giuseppe Sartori dell’Università di Padova e Pietro Pietrini dell’Università di Lucca. "In ogni caso sono convinto - ha aggiunto Melchiorre - che debbano emergere ancora elementi importanti che possano spiegare cosa sia successo in questo ultimo anno e mezzo. Per trent'anni il brigadiere Milia ha servito lo Stato in modo impeccabile, è stato un ottimo padre e marito. Va chiarito che cosa sia successo e come si siano svolti esattamente gli eventi".

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