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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Boschi della droga: molti clienti arrivavano dalla Svizzera. Arrestate 12 persone

Per darsi appuntamento con i clienti, gli spacciatori segnalavano di volta in volta determinati alberi e punti strategici dei boschi

Le aree boschive in Lombardia stanno diventando il regno dello spaccio. Nel Comasco, e anche nei crocevia tra le varie province lombarde (Monza-Como-Lecco-Varese) sono tanti oramai i boschi in mano agli spacciatori. Come riferiscono i colleghi di MilanoToday, la polizia pochi giorni fa ha arrestato 12 persone a Luino, nel Varesotto, con l'accusa di essere i responsabili di un giro di spaccio nei boschi.

Lo spaccio di droga avveniva in Lombardia ma molti dei clienti arrivavano dalla Svizzera. 

Ben 11 dei presunti spacciatori arrestati sono cittadini marocchini, hanno tra i 23 e i 30 anni, tutti senza permesso di soggiorno. Il 12esimo arrestato è un italiano di 35 anni. Tutti sono stati sottoposti a misura cautelare in carcere emessa dal gip di Varese. Oltre ai 12 ci sono altri 5 italiani, indagati e sottoposti all'obbligo di dimora nei Comuni di rispettiva residenza, che facevano il 'palo' o da autisti ai gestori dello spaccio.

Con pedinamenti e intercettazioni telefoniche gli agenti hanno scoperto che la banda riforniva di hashish, eroina e cocaina centinaia di persone provenienti da vari comuni della zona e dalla vicina Svizzera. Per darsi appuntamento con i clienti, gli spacciatori segnalavano di volta in volta determinati alberi e punti strategici dei boschi, denominati "al cancello", "alla rete verde", "alla sbarra di legno". Per evitare le forze di polizia i pusher si spostavano più volte nell'arco della giornata.

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