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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bordoli (Ncd): "Ex farmaciste di Muggiò, la giunta manca di rispetto umano"

"Una mancanza di rispetto umano che non ha precedenti". Si è espressa con toni quasi rabbiosi, in consiglio comunale, Laura Bordoli (Ncd) riportando l'ennesimo capitolo della vicenda relativa alla vendita della farmacia comunale di Muggiò e al...

"Una mancanza di rispetto umano che non ha precedenti". Si è espressa con toni quasi rabbiosi, in consiglio comunale, Laura Bordoli (Ncd) riportando l'ennesimo capitolo della vicenda relativa alla vendita della farmacia comunale di Muggiò e al destino delle due farmaciste prima impiegate nell'esercizio. La vicenda, in sintesi, è nota: nel 2013 Palazzo Cernezzi decise l'alienazione delle due farmacie comunali di Sagnino e Muggiò, ma con la prospettiva di riassumere le due farmaciste in servizio nella seconda attività che hanno goduto di una sorta di clausola di salvaguardia fino al maggio scorso, quando sono state formalmente licenziate dai privati subentrati a tutti gli effetti nella proprietà e nella gestione degli esercizi. Nel contempo, però, una sentenza del Tar aveva obbligato il Comune a riassumere le due dipendenti nella pianta organica dell'amministrazione, con ruolo e compensi da dirigenti. Cosa che, finora, non è accaduta anche perché Palazzo Cernezzi nei giorni scorsi ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.

"E io sono veramente molto arrabbiata - ha detto ieri in consiglio Laura Bordoli - perché credo che il rispetto delle persone debba venire prima di tutto e questa volta l'amministrazione è andata ben oltre il limite. Nonostante la sentenza del Tar e nonostante la promessa fatta alle due farmaciste di essere riassunte in Comune dal primo luglio, la giunta ha cambiato idea all'ultimo minuto e ha deciso di ricorre e di non reintegrare le professioniste. Il fatto, però, è che di questo voltafaccia nessuno ha dato comunicazione alle due interessate, che il primo luglio si sono ovviamente presentate in Comune perché erano convinte che da quel giorno sarebbe partito il reintegro e nessuno le aveva avvisate del contrario. La giunta e la maggioranza hanno tutto il diritto di fare quello che credono, ma credo che il rispetto delle persone dovrebbe venire prima di tutto. E così non è stato".

Nel corso dell'intervento, a dire il vero, dal banco della giunta - in particolare dal sindaco Mario Lucini - sono arrivati grandi "non è vero" ed evidenti scuotimenti del capo in segno di diniego rispetto alla versione di Laura Bordoli, ma formalmente nessuno ha smentito l'episodio del primo luglio scorso

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