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Cronaca

Bonifica Ticosa, la cifra è record: "Oltre 6,5 milioni di euro"

Ora è ufficiale: il costo complessivo per la bonifica dell'area Ticosa sforerà abbondantemente i 6 milioni di euro. La cifra - formulata dagli uffici di Palazzo Cernezzi - è stata annunciata oggi in Commissione Urbanistica dall'assessore...

Ora è ufficiale: il costo complessivo per la bonifica dell'area Ticosa sforerà abbondantemente i 6 milioni di euro. La cifra - formulata dagli uffici di Palazzo Cernezzi - è stata annunciata oggi in Commissione Urbanistica dall'assessore all'Ambiente, Bruno Magatti, accompagnato dal dirigente Luca Baccaro e dal funzionario Sara Geromin. Dunque la "fatidica" soglia è stata valicata e a determinare l'enorme esborso per le casse comunali è la quantificazione dell'ultima tranche di lavori per la "pulizia" della famigerata cella 3, quella alle spalle della Santarella. Questo gigantesco "buco" che tuttora non è stato ripulito dalla lunga serie di materiali e sostanze inquinanti rivenuti dal 2012 a oggi comporterà una spesa di 1,5 milioni di euro oltre a circa 600mila tra Iva, progettazione e altre spese accessorie. Calcolando che fino a oggi - cifra certificata da Palazzo Cernezzi - l'amministrazione ha già speso 4 milioni e 445mila euro, il totale atteso è dunque superiore ai 6,5 milioni. Una somma gigantesca, per la cui ultima tranche da 2,1 milioni circa l'assessore Magatti ha annunciato di "aver chiesto l'inserimento dei fondi nel bilancio triennale", anche perché a oggi non è previsto un solo euro per il capitolo specifico.

ticosa-22apr15Nel frattempo, in Municipio si attendono gli esiti definitivi - in contraddittorio con Arpa - delle analisi avviate a partire dal primo marzo sulle acque sotto l'area Ticosa e dunque nella falda. Per quanto riguarda tutte le altre celle dell'area Ticosa, sono già stati anche siglati i collaudi per la bonifica, dunque la pulizia di queste zone si può considerare conclusa.

Rispetto ai corposi rinvenimenti di amianto - anche, ma non soltanto, nella cella 3, basti pensare che tracce della sostanza erano contenute in 7.600 tonnellate di materiali - l'assessore Magatti ha affermato che "non siamo nella Terra dei Fuochi ma possiamo anche fare l'ipotesi che ai tempi delle demolizioni dell'ex Ticosa, molti anni fa e prima della demolizione del corpo a C, qualcuno abbia approfittato per interrare nell'area di tutto. In questo senso, però, la vicenda Ticosa è molto educativa e dimostra che ora ciò che viene nascosto in qualche modo viene fuori, prima o poi".

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