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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Cernobbio

Cernobbio, 13 bombe inesplose recuperate nel lago davanti a Villa Pizzo

Ordigni bellici ripescati dai palombari della Marina Militare

13 ordigni bellici inesplosi sono stati recuperati nel lago di Como a Cernobbio dai palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. della Spezia. Per tre giorni gli uomini sono stati impegnati nel recupero, dal 6 all'8 marzo 2018.

Bombe inesplose recuperate a Cernobbio - 8 marzo 2018

Individuati dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Genova, i residuati bellici si trovavano a 20 metri di distanza da Villa Pizzo ad una profondità variabile tra i 15 e 26 metri; per tale ragione la Prefettura di Como ha disposto e coordinato l’intervento di bonifica d’urgenza del Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare.

Gli ordigni

Al termine delle operazioni i Palombari hanno recuperato un proiettile perforante da 155 mm, 8 bombe da mortaio e 4 bombe a mano che nella mattinata del 8 marzo 2018 sono stati passati in consegna agli artificieri dell’Esercito del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona che provvederanno alla loro distruzione in cava.
“Le operazioni subacquee tese alla ricerca e recupero degli ordigni esplosivi già di per sé complesse e delicate, nei laghi prealpini presentano ulteriori difficoltà” ha dichiarato il Comandante del Nucleo Angelo Pistone, “le temperature rigide dell’acqua nei periodi invernali non sono ovviamente confortevoli per i nostri operatori, ma l’elemento più sensibile da tenere sotto controllo durante le nostre attività è la profondità di lavoro. L’andamento del fondale del Lago di Como tende a crescere molto rapidamente tanto da raggiungere le centinaia di metri allontanandosi di poco dal litorale. Questo è un fattore molto importante a cui necessita porre molta attenzione allo scopo di non compromettere la sicurezza dei nostri uomini”.

L'attività dei Palombari

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e distrutto un totale di 22.000 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2018 ne hanno già neutralizzati 936 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 7.453 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch’essi rimossi e distrutti.

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