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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La bandiera italiana sulla confezione, ma di produzione cinese: sequestrate oltre 170mila batterie nel Comasco

L'operazione è partita dalla guardia di finanza di Padova

La guardia di finanza di Padova ha sequestrato 180mila batterie prodotte in Cina ma con la con fallace indicazione d'origine italiana. Gran parte di questa merce si trovava in un magazzino nel Comasco, dove ha la sede uno degli importatori.

I fatti

L’operazione è nata dall’attività investigativa della guardia di finanza che ha individuato un distributore (operante nel Centro Ingrosso Cina di Padova) che vendeva batterie “stilo” e “ministilo” che sulla confezione riportavano la bandiera italiana e  la dicitura “Marchio Italiano”. Sul retro però in piccolo e in maniera poco visibile era segnata l'origine cinese dei prodotti. In questo modo il consumatore era facilmente ingannato, credendo di comprare un prodotto made in Italy.

Inoltre, è stato verificato che il marchio commerciale sulle confezioni, affiancato al simbolo del tricolore nazionale, non risultava registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Le indagini svolte hanno permesso di sequestrare inizialmente 3.760 batterie a Padova e poi di estendere le perquisizioni in un capannone nella provincia di Como, sede dell’importatore, dove sono state sequestrate altre 177.800 batterie, consentendo di ricostruire l’intera filiera di approvvigionamento e commercializzazione. I due imprenditori, il distributore cinese e l’importatore italiano sono stati denunciati alle autorità giudiziarie di Padova e Como per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

"180 mila batterie tarocche - ha commentato Zaia - costituiscono un imbroglio ma anche un pericolo per gli eventuali utilizzatori. Complimenti alla guardia di finanza di Padova, che le ha sequestrate - ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia - Atteggiamento truffaldino e anche pericoloso perché, come tutti sanno, batterie non a regola d’arte sono estremamente a rischio per la salute. Per non parlare del danno provocato a tutti i commercianti e grossisti onesti".

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