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Cronaca

Barriere antirumore con "effetto carcere", Gaffuri scrive a Pedemontana: "Pensate a un'alternativa"

I cittadini di via San Bernardino da Siena a Como chiedono di non finire "in carcere". Dopo la segnalazione di Luca Ceruti (M5S) in consiglio comunale le barriere antirumore in cemento installate lungo il tratto della nuova tangenziale di Como...

I cittadini di via San Bernardino da Siena a Como chiedono di non finire "in carcere". Dopo la segnalazione di Luca Ceruti (M5S) in consiglio comunale le barriere antirumore in cemento installate lungo il tratto della nuova tangenziale di Como che costeggia via San Bernardino da Siena hanno attirato l'attenzione dei politici che ora si stanno muovendo per chiedere una soluzione alternativa. Il consigliere regionale Luca Gaffuri (PD) ha scritto al presidente di Autostrada Pedomontana, Salvatore Lombardo, per chiedere conto della situazione, visto che le barriere antirumore in cemento sembrano difformi da quanto previsto da Pedemontana.

"In effetti i pannelli istallati - si legge nella lettera di Gaffuri - appaiono costituire un imponente muro di cemento, cosa che contrasta con gli indirizzi dichiarati da Pedemontana a proposito di barriere fonoassorbenti: «ottimizzare l’inserimento paesaggistico e coniugare la riduzione del rumore ad un’estetica gradevole», come si legge sul sito internet istituzionale della Società".

Insomma, la soluzione fonoassorbente prevista vicino alle case comunali di via San Bernardino da Siena non sembrano garantire il minor impatto paesaggistico possibile e rischiano di creare una situazione di isolamento e disagio per i cittadini del quartiere: "Anche quanto scritto nella Relazione Generale Interventi di Inserimento paesistico-ambientale, Ripristino del Progetto Definitivo della tratta A di Pedemontana e del primo lotto della Tangenziale di Como - scrive inoltre Gaffuri - lasciava intendere situazioni differenti da quella che si sta verificando in via San Bernardino, perché nel documento si affermava di privilegiare, nell’approntare le barriere antirumore, tipologie di cristallo «in prossimità di centri abitati con tracciato in rilevato, ai fini della riduzione del cono d’ombra prodotto» oppure pannelli in metallo «prescelti per le loro caratteristiche di neutralità rispetto alle diversità dei contesti urbanizzati» e si chiariva che pure «il colore è un completamento importante della barriera, giacché consente di evitare la monotonia e di attenuare l’aggressività di alcuni materiali». Le chiedo quindi - conclude la lettera di Gaffuri - di intervenire per verificare quanto occorso con la posa delle barriere adiacenti alle abitazioni di via San Bernardino e perché siano assunte le misure idonee a rispondere alle esigenze di vivibilità e di miglioramento degli impatti anche visivi espresse dai residenti".

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