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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aumento di reati a Como, si chiede più videosorveglianza

Più videosorveglianza contro l'aumento dei reati. E' una delle richieste espresse al tavolo del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto mercoledì 15 gennaio in prefettura a Como. All'incontro oltre al nuovo...

Più videosorveglianza contro l'aumento dei reati. E' una delle richieste espresse al tavolo del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto mercoledì 15 gennaio in prefettura a Como. All'incontro oltre al nuovo prefetto Bruno Corda hanno partecipato il sindaco di Como, Mario Lucini (a destra nella foto insieme al prefetto), il sindaco di Cantù, il vicesindaco di Erba, il sub-commissario dell'amministrazione provinciale, il commissario prefettizio di mariano Comense, il questore di Como, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza.

E' stata esaminata la situazione dei sistemi di videosorveglianza e delle modalità di interconnessione tra le telecamere e le sale operative delle forze di polizia alle quali sono collegate. E' emersa la necessità di un ammodernamento degli impianti. Per esempio, a Como la situazione potrebbe essere migliorata, come ha spiegato il sindaco Lucini: "Le telecamere ci sono e funzionano, ma la qualità delle immagini e del servizio può e deve migliorare. Infatti, si possono verificare problemi di connessione con la sala operativa del comando di polizia locale a causa dei ponti radio utilizzati che non garantiscono sempre la stabilità del servizio".

Nella nota stampa diffusa dalla prefettura si legge che "le amministrazioni locali si sono impegnate a valutare la possibilità di accedere a specifici finanziamenti regionali o nazionali volti al potenziamento dei sistemi di videosorveglianza al fine di rispondere alla sempre più crescente domanda di sicurezza dei cittadini".

Infine, il prefetto Corda ha presentato due iniziative agli amministratori locali: il progetto "Mille occhi sulla città" e il progetto "Videoallarme antirapina". Il primo progetto punta a migliorare la sinergia tra le forze dell'ordine e gli istituti di vigilanza privata, il secondo progetto, invece, prevede un'intesa con le associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti) per l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza dei pubblici esercizi con sistemi di allarme antirapina installati in collaborazione con le forze dell'ordine secondo il protocollo d'intesa sottoscritto dalle associazioni di categoria e dal Ministero dell'Interno lo scorso novembre 2013.

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