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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Asfalti, forche e cutizze: viale Lecco off-limits a settembre (quando c'era lui)

"L'assessore ha poi concluso: l’intervento di asfaltatura non poteva essere eseguito prima poiché i tempi amministrativi si sono allungati a causa anche del gran numero di aziende che hanno partecipato alle gare di appalto che ha allungato i tempi...

"L'assessore ha poi concluso: l’intervento di asfaltatura non poteva essere eseguito prima poiché i tempi amministrativi si sono allungati a causa anche del gran numero di aziende che hanno partecipato alle gare di appalto che ha allungato i tempi per le aggiudicazioni definitive dei lavori". Questa frase pronunciata a Quicomo dalla titolare della delega alla Mobilità per la giunta Lucini, Daniela Gerosa, sulla decisione di rifare il manto stradale di viale Lecco a settembre - riducendo la strada a una sola corsia da percorrere a 30 km/h di giorno e cancellando i parcheggi per una settimana o quasi - ha sicuramente almeno un pregio. Spazza via in maniera definitiva e sincera, la tesi circolata pochi giorni sulla causa dello slittamento delle asfaltature (solitamente) estive alle ultime propaggini stagionali prima dell'autunno. Non reggeva, obiettivamente, la tesi imperniata unicamente sul famoso "timbro mancante dell'Agenzia delle Entrate", che avevamo peraltro già contestato qui.

traffico-posteggi-2mag15-4Ma al di là di questo aspetto secondario, e persino augurandosi che - seguendo la nota ufficiale diramata dal Comune - l'apertura al transito della corsia bus di via Sauro, la temporanea cancellazione della Ztl per far sbucare le auto fino al lungolago e le varie altre misure di contenimento dei disagi riescano effettivamente a rendere meno duro possibile l'impatto dell'asfaltatura settembrina su una delle strade centrali della viabilità a Como, resta il fatto che un lavoro del genere non andava fatto la seconda settimana di settembre.

caradonna-fulvio-3sett15Per molti motivi: perché pur se molto più affollata anche soltanto di 5-10 anni fa, la città ad agosto permette ancora di ridurre in maniera notevole l'impatto sui cittadini di lavori così impattanti; perché la programmazione di un'amministrazione dovrebbe puntare sempre a rendere la vita più semplice ai suoi contribuenti, e non a complicarla all'improvviso al rientro delle ferie e alla ripresa della gran parte delle attività; perché i tempi di questo lavoro in viale Lecco saranno sicuramente già calcolati all'eccesso (è una delle nuove mode di tutte le amministrazioni: comunicare durate più "larghe" per poi celebrare le chiusure "anticipate") ma nello stesso tempo bisogna augurarsi che non insorgano intoppi in corso d'opera e che il meteo sia clemente; perché le prime notizie ufficiali sulla necessità di asfaltare viale Lecco risalgono ai primi giorni di gennaio, 9 mesi fa; perché questo cantiere ha le sue origini finanziarie nel bilancio 2014, approvato qualcosa come 13 mesi fa; e in ultimo perché se una scelta del genere fosse stata compiuta da qualche recente predecessore dell'assessore Gerosa - l'ultimo, Stefano Molinari, per non citare il predecessore Fulvio Caradonna, che pure di asfalti-calvario ne hanno "inflitti" più d'uno - in città già si sentirebbe profumo di forca. Ora, solo qualche scampolo d'aroma di cutizza come ricordo di Sant'Abbondio.

Insomma, persino se la viabilità centrale non precipitasse nel delirio la settimana prossima - cosa per niente da escludere, sebbene a una prima occhiata la viabilità alternativa sembri garantire un discreto assorbimento dei disagi mentre la cancellazione delle centinaia di posteggi lungo strada resterà una mannaia pesantissima - resta il punto che un cantiere del genere, in una zona del genere, con ripercussioni del genere, sarebbe da evitare tassativamente a settembre ben iniziato, se non per cause di eccezionalità estrema.

Resta la speranza che i disagi siano alla fine contenuti (non per la sosta: quella sarà inevitabilmente ancora più difficile di quanto già non è) e che anche questo azzardo passi senza fare troppi "danni". La scelta inappropriata, però, rimane. Con o senza caos. Con o senza timbri.

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