L’accusa è quella di appropriazione indebita. Lo scorso 26 settembre per l’uomo – un amministratore di condomini della Brianza e del Comasco– sono scattati gli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di 700mila euro.

L’arresto, eseguito dai militari della guardia di finanza di Monza su delega della procura del capoluogo brianzolo, è stato disposto dal gip del tribunale monzese. Le fiamme gialle hanno eseguito anche il provvedimento di sequestro preventivo, emesso dalla stessa autorità giudiziaria, finalizzato alla confisca diretta di denaro e disponibilità finanziarie per quasi 700mila euro, pari all’ammontare del presunto profitto illecito.

Le indagini, come riportano i colleghi di MonzaToday, sono iniziate dopo una serie di denunce e di querele sporte da diversi professionisti e dalle quali sarebbero emerse ipotesi di ammanchi ingiustificati e, talvolta, casi di falsa rappresentazione delle situazioni condominiali ereditate. Gli inquirenti spiegano che dalle indagini è emerso che l’amministratore avrebbe eseguito sottrazioni indebite di denaro che, nell’arco di 8 anni, avrebbero coinvolto 20 condomini della Brianza.

Secondo la ricostruzione fornita dalle fiamme gialle “il professionista avrebbe drenato dai conti correnti dei condomini amministrati quasi 700mila euro, attraverso trasferimenti di denaro diretti su propri rapporti bancari, ingiustificati prelevamenti di contante e disposizioni di pagamento a favore di soggetti terzi estranei”.

Uno dei condomini gestiti da lui (residente a Seveso) si trova a Novedrate. Nel 2021 il passaggio con il nuovo amministratore ha fatto subito emergere delle anomalie, proprio nel condominio comasco. I condomini hanno voluto subito procedere penalmente e il caso è passato alla Procura di Como a poi subito a quella di Monza dove erano già emerse 20 situazioni simili.