Aperta la galleria di Valsolda
Alle 13, all'imbocco est della galleria (in frazione Cressogno) si è svolta la cerimonia di inaugurazione e apertura della galleria di Valsolda. Il tunnel lungo 3,3 chilometri rappresenta il secondo lotto dei lavori che vanno a completare...
Alle 13, all'imbocco est della galleria (in frazione Cressogno) si è svolta la cerimonia di inaugurazione e apertura della galleria di Valsolda.
Il tunnel lungo 3,3 chilometri rappresenta il secondo lotto dei lavori che vanno a completare il primo lotto rappresentato dalla galleria “Dogana” al Confine di Stato, lunga 387 metri, già aperto al traffico. La galleria è costata circa 100 milioni, cioè il doppio del previsto. Alla cerimonia oltre ai rappresentanti delle forze dell'ordine, del prefetto di Como, hanno presenziato, ovviamente, anche i sindaci della zona, primo fra tutti Giuseppe Farina (sindaco di Valsolda) che non è voluto entrare nel merito del grande ritardo con il quale sono stati completati i lavori della galleria. Al taglio del nastro ha partecipato anche Pietro Ciucci, presidente di Anas, che pur scusandosi dei ritardi, ha voluto evidenziare come "il progetto cmpletato non è lo stesso originale progetto che fu approvato agli inizi, ma è migliore sotto tanti punti di vista". Tra i politici che hanno partecipato all'inaugurazione c'erano Leonardo Carioni (commissario della Provincia di Como) e Francesco Raffaele Cattaneo (Assessore regionale alle Infrastrutture) che ha commentato dal palco: "Non possiamo essere troppo orgogliosi del modo in cui siamo arrivati a consegnare questa opera". L'assessore ha quindi parlato dell'opera della variante della Tremezzina auspicando - come lo stesso Carioni - che non avvenga quello che è avvenuto per la galleria Valsolda. Infatti, come ha spiegato il sindaco Farina si iniziò a parlare del progetto della galleria nel lontano 1979 e i lavori furono iniziati nei primi anni Novanta. Oltre vent'anni per terminare l'opera. Comprensibile la rabbia (con tanto di fischi) dei cittadini presenti quando hanno sentito l'Anas parlare di "piccoli ritardi".