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Donna morta al Don Guanella, ecco perché si indaga per omicidio

In bocca aveva un paio di guanti in lattice

Sono emersi alcuni dettagli inquietanti riguardo al presunto omicidio della donna di 91 anni trovata morta nella casa di riposo Don Guanella di Como. La donna, una pensionata residente in città, è stata trovata nel suo letto priva di vita da un'infermiera. Ad un primo esame superficiale della scena da parte degli investigatori, della scientifica e del medico legale è saltato subito agli occhi un elemento che ha fatto scartare l'ipotesi del suicidio o del decesso per cause naturali. O meglio, ha fatto sì che gli investigatori dirigessero le indagini nell'ottica di un omicidio.

Nel cavo orale della donna sono stati trovati due guanti in lattice. In considerazione del fatto che l'anziana era semi inferma da un punto di vista fisico ma anche psichico (un nipote era stato nominato come suo amministratore di sostegno) è più che plausibile che qualcuno abbia inserito quei guanti nella sua bocca. Tuttavia solo l'autopsia potrà determinare se effettivamente l'inserimento di quei guanti nella cavità orale abbiano realmente ostruito il passaggio d'aria nei polmoni della donna causandone il soffocamento, o se invece la morte sia sopraggiunta per altre cause e solo successivamente qualcuno le abbia messo i guanti in bocca. 

Nella camera dove è stata trovata la salma della donna c'era un'altra donna in un altro letto. Questa compagna di stanza, però, non è sospettata. Si tratta di un'anziana di 94 anni. Non è sospettato nemmeno il nipote che quel giorno non è andato a trovare la nonna. Per il momento il fascicolo d'inchiesta per omicidio è aperto a carico di ignoti.

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