Anna Veronelli: "La teoria gender? Non esiste. Ma dal Pd toni offensivi e violenti"
Impossibile non ascoltare Anna Veronelli in queste ore che, improvvisamente, hanno visto il suo stesso partito porre con forza il tema della "teoria gender" al centro del dibattito politico. Tutto origina, come noto, dalla mozione inviata ieri dal...
Impossibile non ascoltare Anna Veronelli in queste ore che, improvvisamente, hanno visto il suo stesso partito porre con forza il tema della "teoria gender" al centro del dibattito politico. Tutto origina, come noto, dalla mozione inviata ieri dal coordinatore di Forza Italia, Alessandro Fermi, a tutti gli amministratori lariani del partito. Nel documento, da sottoporre al voto dei consigli comunali (cliccabile qui in forma integrale), vi è una durissima presa di posizione di Fermi che invita "ad opporsi, per quanto di competenza e di possibilità, a che negli istituti scolastici comunali sia insegnata la teoria del gender e che venga anzi rispettato il ruolo della famiglia naturale nell?educazione all?affettività e alla sessualità". Anna Veronelli, consigliere di Forza Italia ma soprattutto assessore all'Istruzione nelle giunte di centrodestra in un periodo che hanno visto progetti educativi quali "Aurora", "Non chiamiamolo amore", "Mi aspetto rispetto" e "Romeo e Giulietta" con il contributo di esperti delle tematiche quali Alberto Pellai e Valerie Moretti, parte subito con un concetto chiaro: la teoria gender, nella realtà, non esiste.
"Non lo dico io - precisa subito - Mi affido proprio a quanto ho potuto ascoltare da professionisti seri e riconosciuti su argomenti quali l'educazione all'affettività e alla sessualità, la lotta agli abusi, le pari opportunità, il rispetto e la violenza tra generi. Da loro ho avuto sempre la stessa risposta: la teoria gender, intesa come il concetto che nelle scuole, su questi temi delicatissimi, ognuno entra e dice quello che vuole o peggio punta ad annullare o confondere le identità sessuali e di genere, non esiste. Se vogliamo, nemmeno la stessa educazione sessuale esiste davvero nelle scuole. Si evoca uno spettro di qualcosa che nella realtà non c'è. Peraltro, le leggi italiane dicono già chiaramente che i Piani dell'offerta formativa nelle scuole vengono elaborati dal collegio docenti ma poi sono approvati dai consigli d'istituto, dove sono presenti i genitori. Insomma, il coinvolgimento delle famiglie c'è e in alcuni casi c'è anche quello direttamente degli studenti".

La chiusura è più morbida: "Ho profondo rispetto per le famiglie, per le istituzioni scolastiche e per il loro delicato compito educativo e quindi mi auguro che si possa approfondire con pacatezza e amore di verità un tema che di sicuro interessa molto e si presta a facili strumentalizzazioni".