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Cronaca

Alloggi, box, ristoranti, sedi di associazioni: per le casse del Comune un buco di 4,4 milioni

Quasi 4,4 milioni di euro di mancati introiti per il Comune a causa delle morosità di inquilini e affittuari di alloggi, box, ristoranti, negozi e singoli locali usati come sedi di vario genere, tutti proprietà di Palazzo Cernezzi. Una cifra...

Quasi 4,4 milioni di euro di mancati introiti per il Comune a causa delle morosità di inquilini e affittuari di alloggi, box, ristoranti, negozi e singoli locali usati come sedi di vario genere, tutti proprietà di Palazzo Cernezzi. Una cifra enorme, accumulata in buona parte negli anni recenti ma in parte proveniente anche dal passato, che rappresenta un gigantesco buco nero nella contabilità dell'amministrazione cittadina. Le cifre sono stata snocciolate ieri sera in consiglio comunale dall'assessore al Patrimonio, Marcello Iantorno, che ha risposto a specifiche domande in merito durante la discussione del Dup (Documento unico di programmazione).

"Per quanto riguarda la morosità rispetto ai canoni di alloggi Erp e box - ha spiegato Iantorno - la cifra complessiva a oggi è di 2 milioni e 453mila euro, suddivisa in: 916mila euro fino al 31 dicembre 2012; 937mila euro dal gennaio 2013 al gennaio 2015; 132mila per quanto riguarda le spese delle stagioni fino al 2012; 280mila per quanto riguarda le spese delle stagioni fino a parte del 2014; 93mila e 500 per morosità degli inquilini "cessati" prima del 2012". villa-olmo-3mar15-1Dopo quelle relative all'edilizia residenziale pubblica, l'assessore ha elencato le voci relativi agli immobili a uso abitativo e non abitativo non Erp. "Per quanto riguarda i soggetti profit (attività commerciali, ndr), la morosità complessiva dei canoni è pari a un milione e 129mila euro. Alcune voci principali sono quelle per la società Ca' Bella (Villa Geno, ndr) per 351mila euro; il fallimento del Calcio Como per 268mila euro; il ristorante di Villa Olmo per 103mila euro. Poi ci sono altri immobili in attesa del riconoscimento di lavori effettuati sulle strutture e riconoscibili per l'abbattimento dei canoni". A chiudere la disamina, le morosità dei soggetti no profit. "Ammontano a quasi 800mila euro - ha affermato Iantorno - La voce per canoni è di circa 600mila euro; alcune voci principali riguardano l'Autunno Musicale per 221mila euro, gli Steineriani (fino a qualche mese fa con sede in via Bignanico, ndr) per 66mila euro; e poi la Como Nuoto per 81mila euro e la Pallacanestro Como per 75mila euro, anche se entrambe le società sono impegnate in un piano di rientro".

Nel corso della discussione non è mancata qualche tensione con l'opposizione. Alcuni consiglieri hanno infatti richiesto di poter avere il documento ufficiale con le cifre, ma la diffusione non è stato concessa in tempo reale demandandola a eventuali richieste di accesso agli atti o comunque a una diffusione successiva.

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