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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Alessio Butti: "Como indebolita e commissariata. Landriscina? Prima i programmi"

Anche Fratelli d'Italia sembra aver definitivamente acceso i motori in vista della lunghissima campagna elettorale che nel 2017 porterà al voto - passando per la tappa intermedia delle amministrative di questa primavera, con Olgiate al centro - le...

butti-27feb16Anche Fratelli d'Italia sembra aver definitivamente acceso i motori in vista della lunghissima campagna elettorale che nel 2017 porterà al voto - passando per la tappa intermedia delle amministrative di questa primavera, con Olgiate al centro - le città di Como, Cantù ed Erba. Stamane, infatti, al centro Starting Work di Como, il partito ha radunato amministratori e simpatizzanti del territorio e ha lanciato alcuni segnali chiari. Tre su tutti: quello più "ovvio", la bocciatura della giunta Lucini; quello più politico, centrato sul denunciato "commissarimento" politico e territoriale della provincia lariana a causa delle scelte politiche di governo e Regione; quello più cittadino, che ha nell'ormai conclamato flirt con Italia Unica e nella prudenza sul nome di Mario Landriscina quale candidato sindaco due punti centrali.

butti-mainardiA sintetizzare la linea, l'ex senatore Alessio Butti oggi dirigente nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni. "Rilanciare l'intero territorio comasco è la nostra vera priorità - ha affermato - Questa provincia purtroppo sta andando allo sfascio e soprattutto negli ultimi anni ha scontato e continua a scontare una posizione di subalternità assoluta rispetto alle scelte più importanti prese dal governo e dalla stessa Regione. Lo dicono i fatti, che parlano per esempio di una riforma regionale sanitaria che ha chiaramente posto Como al servizio del centro dominante che è Varese e che già in sé è chiaramente propedeutica a quell'assurda idea di smembrare il territorio in vari Cantoni".

paratie-19feb16-5"Ma non solo - prosegue Butti - pensiamo alla Pedemontana incompleta e carissima o alla Tangenziale cittadina rimasta monca, senza contare una variante della Tremezzina che secondo alcuni oggi sarebbe già quasi dovuta essere percorribile e che invece è parcheggiata a Roma e affidata agli umori del governo. Anche nella città di Como abbiamo assistito a un banchiere, Giuseppe Guzzetti, peraltro presidente della Regione con Antonio Spallino sindaco della città quando il Comune di Como compì la sciagurata operazione di acquisto della Ticosa, che ha deciso di spazzare via l'idea e la prospettiva di un campus universitario per investire i milioni dei correntisti e dei risparmiatori nell'abbellimento di Villa Olmo; intanto la terza perizia per le paratie la sta di fatto riscrivendo l'Autorità Nazionale Anticorruzione, al posto del Comune. Mi pare che i commissariamenti del territorio e della città e le rispettive perdite di potere politico siano evidenti insomma".

Lucini-31dic15Inevitabile un accenno alla situazione politica del capoluogo. "Che sia Lucini o no il candidato nel 2017, francamente non ci interessa nulla - afferma l'ex senatore - Potrebbero candidare anche Mandrake, non è questo il problema nostro o del centrodestra. Peraltro mi pare che i problemi della città siano stati aggravati più che risolti da questa giunta e su questo giudicheranno i cittadini. Il vero nodo, semmai, è attraverso quale percorso il centrodestra vuole arrivare alle prossime elezioni". Un percorso su cui, comunque, da un paio di settimane si è materializzato un nome: quello del responsabile del 118, Mario Landriscina, già gradito da Forza Italia e Lega Nord.

landriscina-mario-17feb16"Landriscina è un'ottima persona, che conosco e stimo. Non abbiamo pregiudizi su di lui come in generale su nessuno. Ma questo per un motivo molto semplice: riteniamo sbagliato il metodo di voler partire da un nome da candidare a sindaco, magari calandolo dall'alto affinché poi gli altri lo accettino a scatola chiusa. Non si fa così, il tempo per certe scelte è finito anche perché non mi risulta che oggi il centrodestra veda partiti tanto forti e con percentuali così alte da poter usare il bastone del comando verso gli altri. E allora si parta da un confronto serio basato sulle idee e sui programmi per la città, si affronti un percorso condiviso e poi si arrivi al nome. Io auspico fortemente la ritrovata unità del centrodestra, lavoro in questo senso e con la prospettiva di rimettere assieme un'intera area che vada anche oltre i classici confini partitici. Servono forze nuove, oltre le sigle".

E qui, ecco la mano palesemente tesa agli ambienti che a Como sostengono il progetto lanciato da Corrado Passera, candidato sindaco a Milano in prima persona. Non casualmente - come già accaduto per un altro evento di Fratelli d'Italia svolto a ottobre - il coordinatore provinciale di Italia Unica Daniele Roncoroni (a destra nella foto) anche stamane ha presenziato alla riunione. "Al di là della sua candidatura a Milano - dice Butti - oggi il progetto di Passera è comunque qualcosa di coraggioso che ha l'obiettivo di andare oltre certi schemi. E' forte anche l'impronta civica e dunque non vedo perché non dovremmo prendere in considerazione un simile movimento se ha a cuore la città e si distingue dai troppi che pensano alla politica come luogo per sbraitare". Se non è una prova tecnica di alleanza, poco - pochissimo - ci manca.

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