rotate-mobile
Cronaca Via Al Bassone

Rissa al Bassone, evitata un'altra tragedia: "Carcere non adatto a chi ha problemi psichiatrici"

Esposito, segretario Uilpa: "Servono psichiatri h24"

Due detenuti hanno litigato, generando una violentissima rissa all'interno del carcere comasco del Bassone e sul finire della giornata sempre ieri sera, 20 gennaio, un carcerato già protagonista di altri episodi critici e violenti ha aggredito un agente la cui colpa - spiega Dario Esposito, segretario dell'Uilpa - è stata solo quella di non aver "ceduto al timore delle minacce e di essersi ostinato a svolgere il proprio lavoro". 

Le aggressioni agli agenti della Penitenziaria sembrano essere diventate una tragica routine nell’istituto comasco e questa volta arriva subito dopo una rissa molto violenta che nella stessa giornata è nata fra due detenuti. Gli agenti della Polizia Penitenziaria in questo caso sono intervenuti per sedare gli animi ed hanno anche impedito che la litigata tra carcerati si trasformasse in una vera e propria tragedia. Un vero e proprio bollettino di guerra quello della Casa Circondariale di Como che -da ottobre ad oggi- ha visto 17 agenti ricorrere alle cure del Pronto Soccorso o della Guardia Medica in seguito ad aggressioni maturate durante il servizio.

"Questa ennesima aggressione - scrive in una nota Esposito - non può che condurre ad una riflessione sui rischi professionali che gravano sui poliziotti penitenziari comaschi, rischi che vanno al di là di quanto sarebbe legittimamente accettabile e che scontano carenze d’organico, fatiscenze strutturali e la presenza di tipologie di detenuti che l’Istituto potrebbe probabilmente non essere nelle condizioni di gestire. Infatti sebbene il carcere di Como sia considerato sede di arrivo di reclusi affetti da problemi psichiatrici, non si dispone della presenza H24 di psichiatri né si può ben dire che la presenza attuale degli stessi è pari a quanto sarebbe invece auspicabile. Non meglio si può dire per quanto riguarda l’aspetto strutturale-architettonico della struttura, con una sezione infermeria che sacrifica molto sul tema sicurezza con celle attigue o vicine agli ambulatori in cui medici, infermieri e specialisti ricevono i pazienti di altre sezioni detentive. Queste lacune, già gravi, vengono acuite da una carenza impressionante nei ruoli Ispettori e Sovrintendenti, ruoli cardine che dovrebbero fungere da coordinatori di reparto e preposti.

La segreteria locale della Uilpa Polizia Penitenziaria, nel far gli auguri di pronta guarigione al collega aggredito, non può che invitare tutta la parte sana della società a prender coscienza dei sacrifici richiesti quotidianamente ai poliziotti penitenziari."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rissa al Bassone, evitata un'altra tragedia: "Carcere non adatto a chi ha problemi psichiatrici"

QuiComo è in caricamento