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Cronaca

Acsm, interviene la Consob. A2A: "Acquisto quote non deciso". E la giunta non ha votato la vendita

Per quanto incredibile - quantomeno alla luce della presenza del presidente di A2A, Giovanni Valotti, addirittura ai lavori delle commissioni congiunte Società Partecipate e Bilancio nientemeno che l'altro ieri - la stessa A2A ha appena diramato...

Per quanto incredibile - quantomeno alla luce della presenza del presidente di A2A, Giovanni Valotti, addirittura ai lavori delle commissioni congiunte Società Partecipate e Bilancio nientemeno che l'altro ieri - la stessa A2A ha appena diramato una nota ufficiale nella quale afferma di non aver ancora preso alcuna decisione sulle quote di Acsm-Agam detenute dai comuni di Monza e Como. Ma non basta, perché la comunicazione ufficiale della società non è maturata per così dire spontaneamente ma è contenuta in una nota nata come risposta a precisa richiesta della Consob, la Commissione nazionale che vigila sulle società quotate in Borsa.

"In relazione alle recenti indiscrezioni apparse sulla stampa con riferimento alla possibile operazione concernente l'acquisto delle azioni ACSM-AGAM S.p.A. detenute dai Comuni di Monza e Como - si legge nella nota - su richiesta della Consob, A2A S.p.A. comunica che non è stata assunta alcuna determinazione, né sono stati sottoscritti accordi vincolanti al riguardo". Affermazioni veramente particolari, come detto, visto che alla luce del sole - sebbene a porte chiuse rispetto alla stampa - il presidente e i massimi dirigente di A2A mercoledì scorso hanno presenziato per quasi due ore ai lavori delle commissioni consiliari che - come non bastasse - votavano nientemeno che la delibera per l'espressa cessione dell'8% delle quote in mano al Comune proprio alla multiutility presieduta da Valotti.

"In particolare - prosegue comunque la nota A2A - la società sta attualmente valutando possibili operazioni volte a valorizzare la propria partecipazione in ACSM-AGAM S.p.A. e, laddove fosse assunta una decisione in merito, ne terrà tempestivamente informato il mercato". aula-consiglio-comunale-1Un colpo di scena non indifferente, questo, che però fa il paio con una seconda novità piuttosto clamorosa emerse nelle ultime ore. Si è appreso in via ufficiale, infatti, che - a differenza di quanto riferito qualche giorno fa - la giunta di Palazzo Cernezzi non ha mai votato materialmente il contenuto della delibera per la vendita delle azioni, ma si è limitata ad esprimersi sul mero indirizzo di trasmissione del documento e degli atti collegati al consiglio comunale. Se dunque è vero che sindaco e assessori su qualcosa hanno formalmente votato (con l'assenza in quel momento di Bruno Magatti e la dichiarata astensione dell'assessore al Bilancio Paolo Frisoni) è altrettanto certo che quell'espressione di voto non interessava l'operazione nel merito. Questo, per una questione di competenza, è e sarà dunque unicamente in capo ai consiglieri comunali domani sera, quando la deliberà approderà formalmente all'assemblea. Ciò significa, naturalmente, non tanto che l'esecutivo non avesse o non abbia contezza dei contenuti della delibera ma che della cessione delle azioni assumeranno responsabilità direttamente i consiglieri, sotto qualsiasi profilo.

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