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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

A Roma la Uil furiosa: "Paratie a 33 milioni ma niente soldi per pulire il lago"

Un Vincenzo Falanga così (nel cerchio rosso, ndr), onestamente, non si era mai visto. Per chi non lo conoscesse, parliamo del segretario provinciale della Uil, ieri a Roma per la manifestazione sindacale organizzata assieme a Cgil e Cisl per...

Un Vincenzo Falanga così (nel cerchio rosso, ndr), onestamente, non si era mai visto. Per chi non lo conoscesse, parliamo del segretario provinciale della Uil, ieri a Roma per la manifestazione sindacale organizzata assieme a Cgil e Cisl per protestare contro la riforma delle Province firmata dal ministro Delrio. A Como, gli effetti sono noti: Villa Saporiti tecnicamente in default, con il futuro di decine di dipendenti avvolto nelle nubi, con la stragrande dei servizi paralizzata dalla carenza di fondi. Si ricorderà che, proprio a questo proposito, un paio di settimane fa divampò la polemica per la comunicazione della presidente, Maria Rita Livio, di non poter più assicurare la pulizia del lago tramite battello spazzino, sempre per mancanza di risorse. Il tutto - ieri - messo in diretta relazione con i 33 milioni di euro pubblici che invece verranno spesi complessivamente per il cantiere delle paratie a Como.

"Io sono qui - ha detto il segretario della Uil - per denunciare pubblicamente la schifezza di questa riforma. Ci stai rubando le professionalità - ha aggiunto Falanga rivolgendosi direttamente al premier Matteo Renzi - stai rubando servizi pubblici alla collettività. Basta, così non va, i soldi ci sono e vanno recuperatoi nei dovuti modi". A questo punto, ecco lo stridente parallelo tra l'enorme spesa pubblica per il cantiere del lungolago - costi cresciuti da 15 milioni di euro a 33 - e l'impossibilità per Villa Saporiti di pulire il lago.

"Sai Renzi - ha affermato Falanga davanti alla piazza romana - io vengo da una provincia dove si spendono 33 milioni per un progetto non ancora finito ma non si riesce a pulire il lago perché non ci sono risorse nel bilancio della provincia. Grazie Renzi, ci stai regalando un bel paese, stai regalando a nostri figli un paese che non esiste, senza servizi pubblici. Ci avete spiegato che la riforma delle province era necessaria per fare lo Stato più moderno. Oggi non c'è nulla, basta con questa demagogia, oggi siamo qui per spiegartelo. Qui ci sono i lavoratori, qui c'è la parte giusta del Paese, gente che svolge i servizi pubblici e nonostante tutto non ci rinnovi i contratti, non dai un euro per la formazione. Ebbene Renzi, penso che questa piazza possa mandarti un tweet: stai sereno, ti rimandiamo a Firenze".

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