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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ristrutturare

Regole e permessi per la manutenzione ordinaria in casa

Cos’è e quali lavori si possono realizzare

L’aggettivo “ordinaria” potrebbe far pensare a qualcosa di poca importanza, ma quando si ha a che fare con una casa, ci si sbaglia di grosso se si ragiona in questo modo. La manutenzione ordinaria di un immobile, infatti, è fondamentale per vari motivi, in particolare quando si vuole affittare l’appartamento a un prezzo adeguato. Per capire quali sono gli interventi che rientrano in questa tipologia di manutenzione bisogna leggere con attenzione quello che dice la legge.

La legge a cui fare riferimento

La norma di riferimento in questo caso è il Testo Unico dell’Edilizia, vale a dire il Decreto 380 del 2001. La lettera “a” del terzo articolo è molto chiara in questo senso, ecco cosa dice a tal proposito: Gli interventi di manutenzione ordinaria sono gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Il termine che si usa di solito per identificare questi interventi è “finitura”, perché è prevista la sostituzione oppure il rinnovo di un elemento strutturale della casa senza che ci sia l’intera sostituzione.

Le opere che rientrano nella manutenzione ordinaria

L’elenco dei lavori che vengono ricompresi nella manutenzione ordinaria è composto sostanzialmente da due distinte opere. Nel dettaglio, si tratta di:

  • Opere interne: in questo caso si procede con la riparazione, il rinnovamento oppure la sostituzione di intonaci, infissi, serramenti, canne fumarie, pavimenti e rivestimenti vari
  • Opere esterne: la riparazione e la sostituzione si riferisce a colori, forme e caratteristiche di intonaci, rivestimenti, guaine, cornicioni e grondaie, senza alternarne la conformazione originaria

Ad esempio, nella manutenzione ordinaria si fanno rientrare le tinteggiature delle pareti e dei soffitti, ma anche le verniciature delle porte dei garage, senza dimenticare la sostituzione dei gradini che si sono rovinati. A questo punto ci si può chiedere: cosa bisogna fare prima di avviare i lavori?

I permessi necessari

Il dubbio può riguardare la possibilità che siano necessari o meno dei permessi per questi interventi. Nel caso dei lavori di manutenzione ordinaria della casa, occorre ricordare che fanno parte delle cosiddette attività di “edilizia libera”. Con queste ultime due parole si indica l'insieme dei lavori in casa che si possono fare senza chiedere determinate autorizzazioni al Comune o senza bisogno di depositare documenti e comunicazioni di inizio attività. Tra l’altro, si può consultare senza problemi il “Glossario dell’edilizia libera”, un elenco stilato nel 2018 per capire quali attività possono essere svolte senza che ci si affidi a permessi specifici. Le tipologie di opere da effettuare in questo modo sono 58, tutte senza alcun titolo abilitativo necessario.

Le detrazioni fiscali legate alla manutenzione ordinaria

Uno dei vantaggi principali che riguardano i lavori di manutenzione ordinaria è legato alle detrazioni fiscali. Queste opere, infatti, danno diritto a un bonus pari al 50% per quel che riguarda le ristrutturazioni edilizie, un’agevolazione che è valida fino al 31 dicembre del 2024. L’importo massimo di spesa, comunque, non deve superare i 96mila euro per ogni singola unità immobiliare, nell’ipotesi di svolgimento del lavoro sulle parti comuni dell’edificio o della parte di una ristrutturazione più ampia. Quando si vanno a sostituire gli infissi, poi, è possibile ottenere altre due agevolazioni, il cosiddetto Ecobonous, pensato per aiutare economicamente i cittadini a ridurre l’impatto ambientale dei consumi di energia, oppure il Superbonus.

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