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Editoriale

Diciamoci che andrà tutto bene: le vostre foto che tranquillizzano gli animi

Una grande fotogallery per mostrare l'ottimismo dei comaschi: inviateci le vostre immagini su Whatsapp al 338.4284765

Viviamo in uno dei territori più belli d'Italia e, forse, del mondo. Il lago, la città, i paesi e i paesini incastonati tra i monti lariani, sono l'unica cosa, oggi, che possiamo dare per scontata, ma il coronavirus ci sta facendo paura, talmente paura che ci sta impedendo, anzi, proibendo di godere del nostro territorio. Non possiamo stringere la mano al nostro vicino di casa o abbracciare l'amico che incontriamo per strada dopo tanto tempo.

Andrà tutto bene: le foto che tranquillizzano gli animi al tempo del coronavirus

Se siamo single e giovani non possiamo sederci al bancone del bar e flirtare con una ragazza (o un ragazzo); se qualcuno ci tossisce vicino lo guardiamo male, malissimo; non sappiamo a chi lasciare i figli quando andiamo al lavoro, perché le scuole sono chiuse; molti non sanno neppure se alla fine di tutta questa drammatica e surreale vicenda un lavoro ce l'avranno ancora; i titoli sui giornali sono allarmistici; anche i politici sono allarmisti; anche i medici sono allarmisti; alla fine stiamo diventando tutti allarmisti, trascinati in una spirale che ci conduce sul fondo di un pozzo dove non filtra più luce. 

La situazione è paragonabile a un domino che nessuno riessce a fermare. Nessuno fa in tempo a sfilare una tessera che quella è già caduta buttando giù quella successiva; nessuno riesce a bloccare questo susseguirsi di "causa ed effetto". Per fare un esempio: i turisti non vengono più a Como, quindi gli alberghi e le case vacanze chiudono, i ristoranti si svuotano e i dipendenti del settore turistico (stagionali o no) rischiano il posto di lavoro. Nell'incertezza smettiamo di spendere e spandere come facevamo prima, smettiamo di pensare ad acquisti importanti e, se siamo un'impresa (grande o piccola che sia) smettiamo pure di investire. Le borse vanno giù, la paura dilaga e quindi... quindi cosa? Quindi dobbiamo stare a guardare il Paese che va a rotoli? Quindi dobbiamo aspettare che i politici e gli scienziati ci salvino? Quindi restiamo inerti, cercando di aggrapparci a quelle poche informazioni che sembrano darci un po' di speranza? No, questa non è una semplice epidemia influenzale.

L'Italia intera si sta fermando, ma questo non vuol dire che anche gli italiani debbano fermarsi. Per carità, dobbiamo rispettare le restrizioni imposte per evitare il dilagarsi del virus, ma dobbiamo trovare anche la voglia di dirci che tutto andrà bene, e non perché ce lo dicono gli esperti, ma perché è la nostra indole che ce lo chiede. Ce lo chiedono i nostri figli, ce lo chiedono i nostri amici, ce lo chiediamo noi stessi. Qundi, cari amici di QuiComo, diciamocelo tutti insieme: tutto andrà bene. Diciamocelo mostrandoci a vicenda i modi e i momenti con i quali riusciamo ancora a essere contenti e felici nonostante la paura del coronavirus. Inviateci le vostre foto attraverso Whatsapp al 338.4284765, oppure via mail o nella posta della nostra pagina Facebook. Descriviamo l'ottimismo dei comaschi. In fondo, lo dicono gli esperti, essere allegri fa bene alla salute.

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