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Venerdì, 19 Aprile 2024

Maurizio Pratelli

Collaboratore

La coperta corta: c'è chi accoglie, chi si astiene e chi dice no

Un locale e un gesto piccoli piccoli

Quando ho letto l'articolo del collega Emanuele Caso, pubblicato ieri su ComoZero, e i successivi commenti di sdegno per l'accaduto che mi hanno inviato alcuni ex assessori e consiglieri del Comune di Como, mi sono chiesto quali fossero le reali ragioni che hanno portato l'assessore alle politiche sociali, con delega alle Politiche abitative e alla Solidarietà, all'astensione. Perché se il voto contrario della Lega era ampiamente atteso, il gesto politico di Angela Corengia lo era molto meno.

Tema del contendere, un piccolo locale concesso a Como Accoglie e utilizzato dai volontari come deposito per la custodia e il ritiro di coperte da distribuire ai senzatetto, una concessione che esclude qualsiasi forma di accoglienza, di pernottamento o di permanenza nello stesso locale. Detto che il magazzino è stato poi ugualmente concesso dal Comune grazie al voto favorevole degli altri assessori, rimane il fatto che l'astensione di Angela Corengia non poteva passare certo inosservata.

Che l'assessore abbia un problema con le coperte è noto sin da quando, diciamo incautamente, ne strappò una dalle braccia di un senzatetto giusto un anno fa durante un'operazione di "bonifica" a San Francesco. E se allora il gesto, ai più apparso brutrale, poteva anche avvalersi di qualche tiepida giustificazione legata alla contingenza della situazione, in questo caso si tratta di una precisa scelta, o peggio di una non scelta. E si sa che spesso un'astensione pesa anche più di un voto contrario.

E non era questo, credo, il momento migliore per fare Ponzio Pilato. Già siamo in una città che ancora oggi non ha saputo trovare, se non in modo provvisorio, un luogo per le persone senza fissa dimora. Ma questa stessa città ha la fortuna di avere dei volontari che hanno a cuore la vita delle persone meno fortunate almeno quanto la loro. Diciamolo senza mezzi termini: mettere i bastoni fra le ruote a Como Accoglie è un gesto vigliacco. Che lo faccia la Lega non è una novità, ma quel partito risponde, giusto o sbagliato che sia, ai propri elettori.

Corengia, invece, a chi risponde? Ai cittadini, al proprio cuore? A chi?  Lavarsene le mani per non "sporcarsele" è un gesto di una infinita tristezza. Uno di quelli che non dovrebbero far dormire la notte. Mai come oggi abbiamo bisogno di una società inclusiva e coraggiosa. Di una città generosa dove tutti possano vivere dignitosamente. E a volte basta solo un gesto. Un gesto naturale, come cantava Giorgio Gaber. 

La coperta corta: c'è chi accoglie, chi si astiene e chi dice no

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