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Redazione

Il Comune di Cantù vieta le riprese video della seduta di consiglio sul Pgt

Il documento più contestato e discusso del Comune di Cantù, il Piano di Governo del Territorio (Pgt) arriva stasera in aula. Dovrebbe essere un momento di massima trasparenza da parte dell'amministrazione, ma purtroppo viene negata la possibilità...

Il documento più contestato e discusso del Comune di Cantù, il Piano di Governo del Territorio (Pgt) arriva stasera in aula. Dovrebbe essere un momento di massima trasparenza da parte dell'amministrazione, ma purtroppo viene negata la possibilità di riprendere con le telecamere la seduta, che tra l'altro si preannuncia caldissima. Non è nostra abitudine intervenire con editoriali che rappresentano il nostro pensiero, ma qui ci sembra in gioco la natura e la sostanza stessa del nostro lavoro. Quicomo.it avrebbe voluto rendere conto dello svolgimento della serata ai suoi utenti, grazie a immagini prive di commento. Esattamente come da oltre un anno facciamo anche per il consiglio comunale di Como. Ma la risposta del presidente del consiglio comunale di Cantù, Davide Frigerio, è stata chiara. Il regolamento del consiglio non contempla la possibilità di autorizzare riprese video in aula, anzi, non affronta proprio l'argomento. Ma non è tutto, ci sarebbe qualche consigliere comunale che avrebbe espressamente negato la sua disponibilità a essere ripreso dalle telecamere. Pubblichiamo la risposta, firmata e protocollata dal Comune, alla nostra richiesta di autorizzazione, nella speranza che per il futuro l'amministrazione canturina prenda a cuore il problema trasparenza (magari modificando il regolamento), non solo sotto il profilo dell'accessibilità degli atti, ma anche per quanto riguarda la possibilità di dare ai cittadini un resoconto video di ciò che accade in consiglio, tanto più che le immagini video sono assai meno manipolabili (soprattutto quando vengono diffuse integralmente) di quanto lo siano le informazioni date attraverso gli articoli scritti, in cui ogni giornalista, in linea ipotetica, potrebbe decidere quali elementi evidenziare e con quali toni. Nel regolamento del consiglio comunale di Cantù non viene contemplata (e ci mancherebbe altro) nemmeno la presenza dei giornalisti o di fotografi i quali, però, sono ammessi. Insomma, ammessi tutti, giornalisti, fotografi e cittadini, purché non documentino con video quanto accade. Ma in questo modo, forse, non si rischia di avvantaggiare il giornalismo di opinione su quello di cronaca?

L'eccezione alla "non regola" non viene fatta neppure in occasione del Pgt. Anche perché, come detto, ci sarebbero dei consiglieri che non vogliono essere ripresi. Chi siano, impossibile saperlo? Il motivo del loro rifiuto? Un mistero anche questo. Ci sentiamo solo di dire che, di maggioranza o opposizione che siano questi consiglieri, dovrebbero sempre e comunque tenere conto che i primi ai quali devono rispondere e rendere conto non sono i giornali o i giornalisti, ma i cittadini. I giornali e i giornalisti in sé sono solo un mezzo, soprattutto quando a parlare sono le immagini, vale a dire gli stessi consiglieri. Quindi, perché negarsi a una piccola telecamera di un giornale indipendente?

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