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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ospedale Sant'Anna: un benefattore anonimo regala un ecografo da 95mila euro

È il macchinario più all'avanguardia nel suo genere

È completamente anonima la donazione che ha portato alla chirurgia dell’Ospedale Sant’Anna un ecografo destinato alle ecografie intraoperatorie, che sarà utilizzato, in particolare, nell’ambito delle patologie epatobiliopancreatiche. Il dispositivo, l’Arietta 850, prodotto dalla Hitachi, è altamente innovativo ed è frutto di una donazione davvero cospicua visto che costa 95mila euro. Grazie alle immagini e all’alta qualità diagnostica garantite dal macchinario, il chirurgo, prima e durante l’intervento, potrà salvaguardare al massimo il fegato e nello stesso tempo garantire la radicalità oncologica dell’intervento. “Questa tecnologia - osserva Paolo Moglia, chirurgo coordinatore del gruppo multidisciplinare per le patologie epatobiliopancreatiche - permette di evidenziare in tempo reale la presenza di lesioni anche molto piccole e il fatto di poter definire con precisione la parte di organo da rimuovere garantisce di “risparmiare” il tessuto sano. La moderna chirurgia -spiega ancora il medico - punta al massimo risparmio di tessuto del fegato per ridurre il rischio di insufficienza epatica”.

Ecografo donazione ospedale sant'anna  (2)-2

Fino a poco tempo fa, dato che le masse tumorali si trovano all’interno dell’organo, si preferiva asportare grandi aree di tessuto per essere sicuri di aver tolto tutte le cellule malate. In questo modo però aumentava il rischio di mortalità legato all’intervento e alla fase post operatoria, nella quale la parte di fegato rimasta poteva non essere sufficiente a garantire un soddisfacente recupero di funzioni. “Il fatto inoltre di risparmiare tessuto consente di poter intervenire una seconda volta nel caso il tumore si ripresenti - prosegue Moglia - cosa spesso impossibile se si è proceduto con l’asportazione di un lobo. Il mantenimento di un sufficiente volume di organo garantisce quindi un’adeguata rigenerazione epatica e un basso rischio di complicanze post operatorie”.

In più il nuovo super ecografo Arietta 850 ha una sonda laparoscopica a quattro movimenti, che permette una migliore maneggevolezza e affidabilità diagnostica negli interventi mini-invasivi. Lo strumento renderà inoltre più efficaci e sicuri gli interventi di termoablazione, cioè di distruzione delle neoplasie epatiche attraverso radiofrequenza o microonde.

Perché il fegato è così importante per la nostra salute

 Il fegato è il più grande organo del corpo umano, situato nella parte superiore destra dell'addome e diviso in due lobi, uno sinistro e uno destro, più grande. Il fegato rimuove le sostanze di scarto dal sangue e produce la bile e molti enzimi necessari alla digestione. È irrorato da due grossi vasi: l'arteria epatica e la vena porta e ha tre strutture vascolari (vene sovra epatiche) per il deflusso ematico.
In Italia si stima che ogni anno siano diagnosticati circa 8.900 tumori primari del fegato negli uomini e 4mila nelle donne (Registro tumori italiano 2017), con un rapporto di circa 2 a 1 tra uomini e donne.
Negli uomini l'incidenza cresce rapidamente con l'età: si passa da 3 per 100mila casi sotto i 45 anni, a 32 per 100mila nelle persone con età compresa tra 60 e 64 anni, fino a 62 per 100mila oltre i 75 anni (Fonte Airc).

“Ringrazio di cuore questo nostro benefattore per la sua grandissima generosità - osserva Fabio Banfi, direttore generale di Asst Lariana - La sua è una testimonianza delle profonde radici solidaristiche della comunità comasca nei confronti dell’ospedale, luogo di cura ma anche importante fattore di coesione sociale e territoriale. Sapere che la crescita del nostro ospedale è supportata dai cittadini ci rende ancor più responsabili nei loro confronti”.

Un’altra donazione in memoria di Elena e Ginevra

Soltanto pochi giorni prima, all’Ospedale Sant’Anna erano stati donati due pulsossimetri attraverso l’Associazione Nazionale Sindrome di Noonan e RASopatie ODV alla Pediatria dell’ospedale Sant’Anna, in ricordo delle piccole Elena Caruso e Ginevra Mazzucchelli. Il dispositivo medico consente un monitoraggio semplice e continuo del battito e della saturazione di ossigeno. Tali parametri possono essere registrati e scaricati in un secondo tempo su Pc per studiarne con precisione l'andamento; questo tipo di monitoraggio è particolarmente indicato per pazienti con problematiche cardiache, malattie polmonari croniche ostruttive, asma bronchiale e apnea notturna.

donazione sant'anna pediatria-2

Entrambe le bambine erano affette dalla sindrome di Noonan, una condizione genetica rara caratterizzata da difetti cardiaci congeniti, bassa statura e tratti somatici specifici. Elena, in particolare, aveva grossi problemi cardiaci e anche Ginevra, a lungo seguita dall'equipe della Pediatria di Asst Lariana, era tenuta sotto controllo per problemi al cuore. 

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