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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alimentazione

Meno carne, meno rischio di cancro: le linee guida per una alimentazione sana

Uno studio inglese ha dimostrato come un ridotto consumo di carne riduca il rischio di tutti i tipi di cancro, ma suggerisce anche che una dieta, per essere sana, deve prevedere una grande quantità di verdura, frutta e cereali integrali

Numerose ricerche hanno dimostrato che le diete che escludono o riducono il consumo di carne, abbiamo notevoli benefici per la salute, come il rischio ridotto di malattie croniche, del diabete di tipo 2 e delle malattia cardiache. In particolare due grandi ricerche - EPIC-Oxford e Adventist Health Study-2 - hanno anche suggerito che le diete vegetariane (escludono l'utilizzo di carne e pesce) o pescatarie (in cui l'unica carne che si assume è quella del pesce o dei frutti di mare) possono essere collegate a un rischio ridotto di cancro in generale. Tuttavia, per specifici siti di cancro, l'evidenza scientifica è ancora oggi limitata.

A tal proposito un gruppo di ricercatori dell’Unità di epidemiologia del cancro dell’Università di Oxford ha deciso di avviare uno studio con lo scopo di indagare le possibili associazioni tra le diete vegetariane e non vegetariane e rischio di tutti i tumori, in particolare quelli più diffusi nel Regno Unito (cancro del colon-retto, cancro al seno in post-menopausa e cancro alla prostata), ed esplorare il ruolo di potenziali mediatori tra queste associazioni. Lo studio è stato pubblicato su BMC Medicine.

Lo studio

I ricercatori hanno condotto un’analisi su larga utilizzando i dati dello studio UK Biobank (un database di informazioni genetiche e sanitarie dettagliate su quasi 500.000 britannici). I partecipanti, di età compresa tra 40 e 70 anni, reclutati tra il 2006 e il 2010, hanno compilato questionari sulla loro dieta, inclusa la frequenza con cui mangiavano cibi come carne e pesce, e sono stati monitorati per 11 anni attraverso le loro cartelle cliniche per capire come era cambiata la loro salute durante questo periodo. I partecipanti sono stati classificati in quattro gruppi a seconda della dieta che seguivano. Circa il 53% erano consumatori di carne regolari (mangiavano carne più di cinque volte a settimana). Un ulteriore 44% consumava carne ma in minor quantità (cinque o meno volte a settimana). Poco più del 2% seguiva una dieta pescataria, mentre poco meno del 2% seguiva una dieta vegetariana o vegana (esclude qualsiasi alimento di origine animale, come carne, pesce, latte e derivati, uova e miele).

Le analisi sono state, infine, adeguate in funzione degli altri fattori di rischio di cancro, come età, sesso, fumo, consumo di alcol e stato sociodemografico.

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Mangiare meno carne riduce il rischio di tutti i tipi di cancro

I ricercatori hanno scoperto che rispetto a chi mangia regolarmente la carne, i partecipanti allo studio che mangiava poca carne a settimana avevano un rischio di cancro ridotto del 2%, mentre chi seguiva una dieta pescataria o vegetariana il rischio era ridotto rispettivamente del 10% e del 14%.

Mangiare meno carne riduce del 9% il rischio di cancro al colon-retto

I ricercatori hanno poi analizzato la correlazione tra il maggior consumo di carne e il rischio sviluppare i tre tipi di cancro più comuni osservati nel Regno Unito (cancro del colon-retto, cancro al seno in post-menopausa e cancro alla prostata). Dall’analisi è emerso che chi mangiava poca carne aveva un rischio inferiore del 9% di cancro del colon-retto rispetto a chi mangiava carne regolarmente. A conferma di ciò anche precedenti ricerche che avevano dimostrato come in particolare l'assunzione di grand quanità di carne rossa e lavorata sia associata a un maggiore rischio di cancro del colon-retto.

La dieta vegetariana riduce del 18% il rischio di cancro al seno in post-menopausa

I ricercatori hanno anche scoperto che le donne che seguivano una dieta vegetariana avevano un rischio inferiore del 18% di cancro al seno in post-menopausa rispetto a chi mangia regolarmente carne. Tuttavia, questa associazione era dovuta in gran parte al peso corporeo medio inferiore osservato nelle donne vegetariane. A tal proposito precedenti studi avevano dimostrato che essere in sovrappeso o obesi dopo la menopausa aumenta il rischio di cancro al seno. Non sono state osservate, invece, associazioni significative tra il rischio di cancro al seno in post-menopausa e una dieta pescataria o a basso contenuto di carne.

Le diete vegetariana e pescatoria riducono il rischio di cancro alla prostata

I ricercatori hanno, infine, osservato che chi seguiva una dieta vegetariana o pescataria aveva anche un rischio inferiore di cancro alla prostata (rispettivamente del 20% e del 31% in meno) rispetto ai mangiatori usuali di carne. Ma non è chiaro se ciò sia dovuto alla dieta o ad altri fattori, come ad esempio sottoporsi a screening oncologici.

I limiti dello studio

Questo è uno osservazionale, il che significa che ha solo osservato i cambiamenti nella salute dei partecipanti senza chiedere loro di apportare modifiche alla loro dieta. Questo rende difficile capire con certezza se i collegamenti osservati siano causati direttamente dalla dieta o d altri fattori. Sebbene i ricercatori, abbiano adeguato i risultati in funzione di altre importanti cause di cancro, come il fumo e il consumo di alcol, è comunque possibile che altri fattori possano aver influenzato i risultati definitivi. Un’altra limitazione dello studio è, inoltre, dovuta al fatto che la maggior parte dei partecipanti (circa il 94%) erano bianchi. Ciò significa che non si sa se l’associazione rilevata tra minor consumo di carne e ridotto rischio di carne sia valido anche in altri gruppi etnici.

 “Sarà importante per gli studi futuri - hanno detto i ricercatori - esaminare una popolazione più diversificata, nonché un numero maggiore di vegetariani, pescatari e vegani per capire se questo legame tra il minor rischio di cancro e questi tipi di diete sia così forte come abbiamo osservato”.

L’esclusione della carne non rende necessariamente una dieta più sana

Eliminare o ridurre la carne rossa e lavorata, soprattuto, non basta a rendere una dieta più sana. Ad esempio, chi segue una dieta vegetariana o pescataria potrebbero mangiare comunque quantità non sufficienti di frutta e verdura e quantità elevate di cibi raffinati e trasformati, nocivi per la salute. La maggior parte degli studi che mostrano un'associazione tra un minor rischio di cancro e diete vegetariane o pescatarie, suggeriscono anche che un maggiore consumo di verdura, frutta e cereali integrali spiega il perché di questo minor rischio.

Quindi, i ricercatori raccomandano a tutti di limitare il più possibile il consumo di di carne rossa e lavorata - che come hanno dimostrano anche altri studi aumentano il rischio di cancro in particolare al colon retto - e di seguire una dieta ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi, tenendo sotto controllo il peso corporeo sano al fine di ridurre il rischio di tutti i tipi di cancro.

Le linee guida italiane per una sana alimentazione

Il Centro di Ricerca Alimenti e la Nutrizione (CREA) ha stilato una serie di regole con suggerimenti utili al fine di favorire la prevenzione di fattori di rischio per la salute legati alla nutrizione, e quindi promuovere un’alimentazione sana ed equilibrata. Ecco, in sintesi, quali sono le regole alla base di una sana alimentazione:

  • Controlla il peso e mantieniti sempre attivo;
  • Mangia più cereali, legumi, ortaggi e frutta;
  • Per quanto riguarda i grassi, scegli la qualità e limita la quantità;
  • Assumi zuccheri, dolci e bevande zuccherate;
  • Bevi ogni giorno acqua in abbondanza;
  • Fai attenzione a non superare le dosi raccomandate di sale;
  • Non abusare di bevande alcoliche;
  • Varia spesso le tue scelte a tavola, rispettando il giusto equilibrio tra i macronutrienti;
  • Controlla in modo scrupoloso l’etichetta degli alimenti;
  • Combina nella tua dieta tanti alimenti vegetali (frutta, verdura, ortaggi e legumi) con pochi prodotti animali per contribuire alla sostenibilità delle diete.
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