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Alimentazione

Come prevenire e contrastare le conseguenze delle abbuffate festive e rimanere in forma anche a Natale

Dai supporti fitoterapici alle tips per sopravvivere alle abbuffate natalizie, ecco tutti i consigli per passare un Natale senza pensieri e mantenere il nostro organismo in perfetta forma

Il Natale è alle porte, e con esso si avvicinano i piccoli e grandi eventi mondani, per celebrare insieme la chiusura dell’anno in corso e l’arrivo di quello nuovo. Ci impegniamo a trovare tempo per tutti (sempre a tavola ovviamente!), e ci dimentichiamo dell’importanza di rispettare uno stile di vita e un regime alimentare sano. Sembra che quando arrivano le feste, ogni regola vada infranta, e poi ci si trova a gennaio di malumore, con disturbi gastrointestinali, valori sballati e chili di troppo. 

Per prevenire, dunque, è bene correre ai ripari fin da subito. Per questo gli esperti di IMO Spa, con la collaborazione del Direttore scientifico, Dr. Luigi Alberto Marrari, Specialista in Farmacologia, ci spiegano come fare per prevenire e contrastare i disturbi tipici delle abbuffate natalizie.

Tips per un Natale senza pensieri e mantenere il nostro organismo in perfetta forma

1. Evitare di fare una combo pranzo + cena 

Dare tempo al nostro organismo di riposare e recuperare è molto importante. Bilanciare un pranzo carico di grassi e zuccheri con una cena leggera aiuta ad accusare molto meno i postumi degli eccessi. Si raccomanda anche, se possibile, di organizzare pranzi e cene a giorni alterni: più tempo diamo al nostro corpo per riprendersi e depurarsi, e meglio è.

2. Limitare il consumo di alcol

Il vino è conviviale e durante le feste rinunciarvi è difficile. Possiamo però limitarci a un calice, o non bere a pranzo ma solo a cena, oppure non a tutti gli eventi a cui assistiamo. Il nostro organismo ci ringrazierà.

3. Bere molta acqua, anche più del solito

Idratarsi è fondamentale sempre, e lo è ancora di più quando ingeriamo maggiori quantità di zuccheri e grassi rispetto al solito. L’acqua aiuta a depurare e al normale svolgimento delle funzioni organiche, e si raccomanda di bere non solo durante, ma soprattutto lontano dai pasti. 

4. Fare movimento

L’attività fisica non va in vacanza, soprattutto se si tratta di un periodo in cui non mancano gli eccessi alimentari. Mantenere una vita attiva, continuare ad andare a nuotare o in palestra, è di grandissimo supporto allo smaltimento degli eccessi e al mantenimento di uno stile di vita sano.

5. Variare l’alimentazione (sì a frutta e verdura)

Un’alimentazione completa è importantissima. Anche durante le feste. Per questo è bene alternare le proteine animali e vegetali, così come i carboidrati che assumiamo. Non devono mai mancare frutta e verdura, anche se siamo in vacanza.

6. Non consumare necessariamente tutte le portate

Se gli altri commensali decidono di optare per un menu completo, che va dall’antipasto al dolce, ci si può sempre dissociare e limitarsi a una portata più dolce, oppure antipasto più secondo.

7. Aria pura

Si, fa freddo e in casa si sta bene, nessuno ha voglia di muoversi dal divano per andare fuori a camminare. Ma è un piccolo (anche se faticosissimo) gesto che apporta immensi benefici a livelli di ossigenazione e di motilità intestinale, riducendo notevolmente gas e gonfiore intestinale.

8. Piano con zuccheri, sale e grassi

Se consumati in eccesso possono comportare l’innalzamento della pressione sanguinea, la dilatazione dello stomaco e un aumento momentaneo della ritenzione di fluidi, del colesterolo e del livello degli zuccheri nel sangue. Una sintomatologia preferibilmente evitabile.

9. Vedersi per il caffè

Saltare ma non del tutto qualche appuntamento non è poi così male. Non succede niente se riduciamo i pranzi e aumentiamo gli incontri per il caffè (che non deve essere necessariamente un caffè!). L’importante è stare insieme, e ci sono 365 giorni per recuperare pranzi e cene.

10.Supporto fitoterapico

L’aiuto della natura, come sempre, è ideale. Ci sono molte piante con proprietà digestive a cui ricorrere in casi di eccessi alimentari, che sono veri e propri toccasana. Ad esempio zenzero, bergamotto, liquirizia, finocchio e papaya.

Come integrare con l’aiuto della fitoterapia

Secondo il Dr. Luigi Alberto Marrari, Direttore scientifico IMO SpA, Specialista in Farmacologia e membro del Gruppo di Lavoro della Società Italiana di Farmacologia (SIF) in ambito farmacognostico e fitoterapico, «La natura è di grande aiuto per contrastare gli effetti avversi degli eccessi alimentari. 

Per combattere i disturbi gastrointestinali come l’acidità, eruttazioni, flatulenze, reflusso, dolore interscapolare ed extra-esofageo è importante depurare e detossificare: e chi meglio dei fitocomposti del broccolo? Sono infatti dotati di proprietà gastroprotettiva e antiossidante. La matricaria agisce da lenitivo e spasmolitico sulla mucosa gastrointestinale e favorisce il rilassamento della muscolatura liscia intestinale con conseguente diminuzione dell’iperacidità gastrica, contrasta il mal di stomaco che si traduce con una fitta (spesso dovuta a contrattura della muscolatura liscia in risposta all’iperacidità). La centella asiatica ha un’azione antiflogistica oltre che riparatrice sulla mucosa danneggiata (agisce da cicatrizzante). Poi vi sono ad esempio il finocchio che stimola la digestione e favorisce lo svuotamento gastrico e il rilassamento della muscolatura dello stomaco. 

Il Bergamotto è in grado di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” LDL, e aumentare quelli del colesterolo buono “HDL”. Ma non è tutto, ha la capacità di promuovere la captazione del glucosio ematico a livello del fegato, riducendo la presenza di zucchero nel sangue, grazie agli enzimi HMGF (idrossi flavononi glutaril metile). Fondamentale anche lo zenzero, che mette in moto lo stomaco, migliora i tempi di digestione e di transito gastrico. Per condizioni infiammatorie gastrointestinali, la papaya è un ottimo antinfiammatorio: grazie alla papaina (enzima) favorisce la digestione dei cibi proteici e lo svuotamento gastrico. Infine il Mastice greco ha un’azione antimicrobica e astringente; rende l’ambiente inospitale per l’helicobacter pilory (agente causale di molte gastriti e ulcere gastriche)».

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