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Sabato, 20 Aprile 2024
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Violenza sessuale a Como, Pd: "Rapinese sul tema sicurezza come un Salvini qualsiasi. Inaccettabile"

Lissi e Fanetti: "È da irresponsabili giocare e fare sparate sulla violenza e sulla sicurezza dei cittadini”

“Condanniamo con tutte le nostre forze l’episodio di violenza sessuale perpetrato questo fine settimana in centro a Como. Siamo davanti a un atto di una gravità inaudita. Alla vittima va la nostra piena solidarietà e vicinanza. In questo atto scellerato vediamo due piaghe della nostra società: la grave marginalità che da troppo tempo interessa Como e la violenza di genere che nel caso delle donne senza dimora è un dramma nel dramma. Lo stupro di sabato notte ci richiama alla necessità di protezione per questa categoria fragile, iniziando con un numero maggiore di posti dedicati alle donne nei dormitori cittadini. Anche questa è sicurezza” dichiarano Patrizia Lissi, capogruppo Pd in Comune a Como, e Stefano Fanetti, consigliere comunale Dem. 

“Ciò che è inaccettabile è la reazione a mezzo stampa del Sindaco Rapinese, nonché assessore competente, che strumentalizza l’accaduto per soffiare sul fuoco della questione sicurezza - continuano i consiglieri -  Lo fa come un Salvini qualsiasi, auspicando la deportazione in Barbagia (con annessi di luoghi comuni sull'arretratezza della Sardegna) e invocando l’intervento del legislatore. Invocazione che smentisce le promesse in campagna elettorale come “avrò pugno di ferro su chi pensa che Como sia una città allo sbando”. Invocazione che rende ancora più ridicoli gli attacchi in consiglio comunale, quando invitava Prefetto, Questore, Comando dei Carabinieri, Finanza e Polizia Locale a "smettere di giocare a bridge" e fare qualcosa per via Anzani (per cui il Sindaco Rapinese ha fatto marcia indietro sull’ordinanza anti-alcol). Invocazione che rende ancora più assurda la proposta di Rapinese di istituire un coprifuoco di 12 ore per migranti, nel 2017. Ora invece il Sindaco chiede che sia il legislatore a "darsi una svegliata". “Ora puoi” era lo slogan della campagna elettorale. Il Sindaco “ora può” mantenere qualcuna delle sue promesse. Ma dopo le retromarce su via del Doss, via Anzani, piscina di Muggiò e bando rifiuti non abbiamo alcuna garanzia. È da irresponsabili giocare e fare sparate sulla violenza e sulla sicurezza dei cittadini”.

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