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Lombardia, le terapie intensive pediatriche sono piene: la situazione a Como

Non è covid il problema in queste fasce d'età ma soprattutto il virus respiratorio sinciziale Rsv

Prima che si ammalasse di Rsv la piccola Vittoria, figlia di Fedez e di Chiara Ferragni, si parlava molto poco di questo virus respiratorio sinciziale che colpisce i neonati e i bambini. Eppure ogni anno sono tanti i casi riscontrati. Quest'anno è arrivato il picco con 2 mesi d'anticipo, come spiega Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri), professore ordinario di Pediatria all'università Sapienza e responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma, sentito dall'Adnkronos Salute. "Il virus - spiega - se contratto nei primi mesi di vita del bambino provoca forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringite, febbre o tosse. Ma i neonati sono spesso protetti dagli anticorpi materni che si 'trasmettono' attraverso la placenta"

"Questa volta però non è stato così - fa notare ancora l'esperto - e l'epidemia che solitamente arriva a dicembre-gennaio è scoppiata con 2 mesi di anticipo. Ce lo aspettavamo perché per un anno e mezzo il virus non ha circolato grazie alle misure anti-Covid (lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento sociale). Ma non appena queste misure sono state allentate, i fratellini più grandi sono tornati all'asilo o a scuola, e con una popolazione senza anticorpi il virus ha cominciato a circolare, subito e in anticipo rispetto al solito, e sta dando forme gravi nei piccolissimi"

La situazione in Lombardia e a Como

"Tutte le pediatrie, e anche le terapie intensive pediatriche, sono in grande difficoltà quest'anno. E non per covid 19. Le pediatrie devono farsi carico in reparto anche di bambini complessi ai quali bisogna somministrare ossigeno ad alte concentrazioni". A lanciare l'allarme è Gian Vincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina dell'Università Statale di Milano e direttore di pediatria e pronto soccorso pediatrico dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, ospedale dei bimbi Vittore Buzzi. 

Non è covid il problema in queste fasce d'età, in questo momento, ma soprattutto Rsv, il virus respiratorio sinciziale. Un problema che sta costringendo gli ospedali pediatrici, dice Zuccotti a vivere "tutto quello che non abbiamo dovuto affrontare per il covid pediatrico e che invece si è dovuto affrontare per la malattia covid negli adulti". 

In tutta la Lombardia quindi le terapie intensive pediatriche stanno vivendo un momento di criticità che porta a vari trasferimenti per poter garantire le cure ai bimbi. Attualmente si cerca di trasferire i piccoli pazienti all'interno della Regione ma se non ci sono disponibilità si va anche fuori dalla Lombardia. A Como al momento come riferioci da una fonte ufficiale di Asst Lariana, ci sono bambini in terapia pediatrica che arrivano da Milano, da Monza e da altre province lombarde. Ribadiscono anche da Asst Lariana che la Rsv non è una novità ma che semplicemente quest'anno è arrivata con qualche mese d'anticipo. 

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