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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lavarello in via d'estinzione: allarme dei pescatori di Como

Proposte per salvare uno dei simboli del Lario

Uno studio effettuato di recente dai pescatori non professionisti del Lago di Como - il gruppo Pescatori del Lago di Como Alpha (associato all'Aps) - ha mostrato come il lavarello (meglio conosciuto nel resto d'Italia con il nome di coregone) sia in forte diminuzione. Un trend di decrescita che potrebbe portarlo a lungo andare verso l'estinzione.
"Osservando proprio la diminuzione della popolazione di lavarelli - ha spiegato William Cavadini, referente del gruppo di pescatori - abbiamo deciso di dedicarci in prima persona alla realizzazione di un'analisi su lavarello nel nostro lago, anche perché abbiamo visto un certo immobilismo da parte delle istituzioni, a partire da Regione Lombardia, riguiardo questa problematica".

Sempre meno lavarelli

Nel giro di dieci anni, per esempio, la quantità di lavarelli pescati nel Lago di Como è diminuita di oltre la metà, passando da circa 120mila-130mila chili a circa 50mila chili in un anno. "Questo è dovuto a diversi fattori - ha commentato Cavadini - per esempiuo al fatto che vengono pescati anche prima della riproduzione. In sostanza, vengono pescati prima che possano contribuire al ripopolamento della loro stessa specie. Inoltre l'innalzamento e l'abbassamento delle acque, spesso repentini, sono fattori dannosi per la schiusa delle uova".

I rimedi

Tra le proposte che l'analisi del gruppo Pescatori del Lago di Como Alpha propone ci sono:
- l'ampliamento delle maglie delle reti atte alla cattura del coregone, per permettere al maggior numero di esemplari di riprodursi sino all’età di 3 anni per il lavarello e 4 per la bondella (ovvero almeno 2 cicli riproduttivi);
- ampliamento dell’area interdetta alla pesca professionale del primo bacino del lago di Como sino al tratto compreso tra il Comune di Torno e il comune di Moltrasio;
- utilizzo di quest’area per l’introduzione di una parte di Coregoni provenienti dall’incubatoio di Fiumelatte, in considerazione del fatto che il Coregone avendo abitudini anadrome una volta cresciuto avrà la tendenza a migrare in tutto il restante lago. In quest’area grazie alla sola presenza della pesca dilettantistica (visto la misura minima e i capi consentiti) consentirebbe moltiplicazione più prolifica.

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