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Santarella: se a farla bella ci pensa il cielo

Dove non arriva l'uomo, ci pensa la natura

Scrivevamo solo qualche mese fa : "Eccola lì la Santarella, con le sue recinzioni divelte, con il suo cemento armato che resiste persino agli incendi, con tutta la sua simbolica mestizia. Dentro la sua giunga incantata, a due passi dal centro storico, ci sono tutti i vizi di una città che ancora non ha saputo mettersi alle spalle gli anni '80. Nonostante siano trascorsi quasi 40 anni, la Ticosa chiuse nel 1982, siamo ancora qui a cercare una soluzione che non arriva mai. Seppure sia stato presentato l'ennesimo nuovo progetto, passeranno molti anni ancora prima che quell'ampia porzione della città, che porta ancora i segni della storica fabbrica, torni ad avere un ruolo".

Per fortuna per la città si aggira Lorenza Ceruti, architetto dal teleobioettivo implacabile, che dopo aver immortalato il suggerimento del genius loci in Ticosa, ha colto la Santarella nell'attimo in cui è stata baciata dallo splendore della natura. "Questo edificio - ha scritto su Facebook Ceruti commentando la suo foto - si merita almeno questo cielo". Insomma, laddove l'uomo non ci arriva, ci pensa il supremo. Non sempre è casuale, a volte è un monito.  

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