Casa Mia, il ministro Locatelli inaugura il nuovo modello di Rsa a Como: "Un progetto che guarda al futuro"
La persona è al centro di tutto: una soluzione abitativa quasi "domestica"
Un modello innovativo, un nuovo concept di RSA proprio nel Comasco a Ca' d'Industria di Rebbio. Oggi domenica 15 gennaio c'è stata l'inaugurazione di Casa Mia alla presenza del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, della direttrice Grazia Bianchi, del presidente Beccalli e delle altre autorità intervenute, tra cui il sindaco di Como Alessandro Rapinese. La storia della Ca' d'Industria è una storia che nel Comasco dura da 200 anni e che oggi ha fatto un passo in avanti istituendo di fatto un nuovo modello di RSA che mette (finalmente) la persona al centro di tutto.
Il Nucleo Casa Mia all'interno della RSA di Rebbio è un progetto creato su un modello di comunità, unico in provincia di Como. Un ambiente protetto con una soluzione abitativa quasi "domestica", uno spazio di condivisione e aggregazione, un luogo dinamico dove al centro c'è l'invecchiamento della persona.
Gli ospiti possono collaborare nelle attività della vita quotidiana che sono ancora in grado di svolgere e l'organizzazione della giornata non segue una routine prestabilita con orari di risveglio o riposo, ma rispetta la persona con le sue abitudini ed esigenze, assicurando cure e assistenza socio sanitaria e attività educative e di animazione che permettono all'anziano di vivere serenamente nella comunità.
Il Nucleo Casa Mia è collocato al piano terra della RSA con annesso un giardino dove gli ospiti hanno la possibilità di gestire un piccolo orto o pranzare all'aperto. Accoglie 14 anziani, ospitati in camere doppie che possono essere in parte personalizzate con oggetti personali.
Il concetto di base è che ad essere al centro sarà la persona, senza definire un dettagliato programma di lavoro degli operatori ma solo linee guida.
Il ministro Locatelli: "Ognuno ha diritto di vivere una vita piena"
Dopo essersi intrattenuta con alcuni ospiti della RSA il ministro Alessandra Locatelli ha parlato dell'importanza dell'unicità della persona che ha bisogno di tutto, anche in un contesto socio-sanitario che è maggiormente difficile, non va mai dimenticata l'importanza della persona a 360°.
Anche il sindaco Alessandro Rapinese ha ribadito la sua soddisfazione, soprattutto nel vedere l'evolversi della fondazione comasca: "Un servizio che va incontro alle esigenze delle persone e alla loro autonomia".
