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Rifugi antiaereo a Como, ce ne sono 27: uno anche sotto il Tempio Voltiano

Sotto la Prefettura esisteva un rifugio probabilmente disponibile solo per prefetto e funzionari del governo

Sono praticamente ovunque, nei punti più impensabili della città. Ce n'è uno sotto il Tempio Voltiano, uno sotto le mura di viale Varese, uno sotto Villa Geno, uno nella montagna del Baradello, un altro sotto la sede della Croce Rossa in via Italia Libera. I rifugi antiaerei a Como sono in tutto 27.
Un bellissimo lavoro di censimento e studio è stato realizzato tra il 2014 e il 2015 dagli architetti Gianmarco Martorana di Archicomo e Marco Castiglioni che hanno fotografato e descritto, con dovizia di particolari storici, ognuna di queste strutture che tra la prima e la seconda guerra mondiale sono state catalogate come rifugi pubblici in cui nascondersi in caso di bombardamento. Una drammatica evenienza che si pensava rilegata tra le pagine di un passato nero e burrascoso della nostra Repubblica, ma che purtroppo è tornata di attualità dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. 

Valore storico e culturale

Certo, non tutti questi rifugi sono più accessibili e, probabilmente, avrebbero scarsa efficacia in caso di bombardamenti con armi moderne. Di sicuro mai e poi mai servirebbero a sfuggire a un attacco atomico, ma è interessante scoprire dove si trovano e come sono realizzati.
"Si tratta generalmente di strutture realizzate a scopo di cantina - spiega l'architetto Martorana - e che in tempo di guerrra erano state catalogate come rifugi pubblici, alcuni con in grado di essere solo ripari antischegge, altri, invece, ricoveri anticrollo. per esempio, quello sotto il Tempio Voltiano era stato segnalato come rifugio antiaereo in virtù della sua realizzazione in cemento armato, una delle prime con questo materiale costruite a Como in quell'epoca. Nel complesso devo dire che si tratta di strutture che hanno un valore quasi ed esclusivamente dal punto di vista storico e culturale. Dubito fortemente che possano essere prese in considerazione per cercare riparo da un vero bombardamento ai nostri giorni".

Il rifugio antigas

Il rifugio sotto la sede della Croce Rossa di Como è diventato un vero e proprio Museo Rifugi Antiaerei di Como (Murac). E' stato inaugurato il 15 giugno 2014 in concomitanza con il 150° anniversario della fondazione della Croce Rossa. In quell’occasione, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concesso all’iniziativa l’Alto Patronato, ritenendola particolarmente meritevole per il suo elevato valore storico e culturale. Il Museo riporta alla luce una città sotterranea dimenticata, gettando uno sguardo su un particolare momento della storia della nostra città intenta a difendersi dalla guerra. La presenza di una ricca ed articolata documentazione, reperita presso gli archivi comunali, testimonia il ruolo centrale di questo luogo per la protezione dei civili nella seconda guerra mondiale: qui aveva infatti sede, insieme alla Croce Rossa Italiana, anche il Comitato Provinciale della Protezione Antiaerea. Tale rifugio era l'unico costruito e attrezzato per resistere ad eventuali attachi con il gas. Era, infatti, dotato di numerose apposite maschere e chiusure stagne con sistemi di ventilazione.

Sotto le mura

Diversi sono i rifugi che si trovano in centro storico in corrispondenza delle antiche mura. Il rifugio di via Nazario Sauro-via Balestra del 1943 è stato ricavato all’interno di un tratto di terrapieno del lato nord-est della cinta muraria medioevale della città. Costituito da una galleria con volta a tutto sesto, posta parallelamente alle antiche mura e realizzata in calcestruzzo, internamente si presentava con pareti e volta finite in intonaco e pavimento in battuto di cemento.

Rifugio antiaereo via Sauro-Balestra-2

Tra i rifugi presenti negli edifici pubblici è degno di nota quello del Palazzo del Governo (Prefettura). "Documentato nei minimi dettagli - si legge nello studio redatto da Martorana e Castiglioni - è ancora esistente nella porzione interrata. Il progetto del rifugio, redatto nel settembre 1943 dall’Ufficio Tecnico della Provincia di Como, prevedeva la costruzione di una sovrastruttura in cemento armato dello spessore di a 1,5 metri a protezione di un cunicolo già esistente ad una profondità di circa 4 m sotto giardino del Palazzo del Governo.

Rifugio antiaereo sotto le mura di viale Varese-2

Gli accessi erano tre, uno verso il cortile interno ed in quota con esso, uno verso il giardino mediante una scala e uno sulla testata frontale del cunicolo verso i giardini di Viale Varese con una porta ricavata nelle antiche mura protetta da un manufatto in cemento armato con spallette e copertura inclinata. Le dimensioni del rifugio di 6 metri per 2,90 con un volume di 40 metri cubi d’aria lo rendevano idoneo ad accogliere comodamente da 10 a 15 persone. Era dotato di stufa elettrica, impianto di illuminazione e telefono. Le sovrastrutture in cemento armato sono state rimosse ma risulta ancora presente il vano interrato e la scala verso il giardino. Dai giardini di Viale Varese è tuttora visibile l’apertura ad arco tamponata e la traccia del manufatto in cemento armato costruito per la protezione dell’uscita. Questo rifugio, come del resto quello della Croce Rossa, non è citato nei numerosi elenchi consultati riguardanti i 'ricoveri per i civili' .Ciò fa presumere che fosse riservato al Prefetto ed ai suoi funzionari".

Sotto il Baradello

Si tratta di un rifugio scavato in roccia gonfolitica sulla dorsale collinare ai piedi della Castello Baradello. Era costituito da una grande galleria a ferro di cavallo con due gallerie di accesso/uscita. Internamente si presentava con pareti, volta e in roccia al vivo e pavimenti in ghiaia.

Rifugio antiaereo Castel Baradello-2

Era attrezzato con panche in doghe di legno dotate di schienale, della tipologia riscontrata anche negli altri rifugi cittadini Gli impianti elettrici erano costituiti da una linea a vista per l’alimentazione dei corpi illuminanti. Oltre alla documentazione fotografica, sono stati ritrovati i libretti delle misure allegati alla contabilità dei «lavori di dismissione dei rifugi antiaerei della città di Como» che, con gli schemi grafici qui riportati, testimoniano l’originaria conformazione degli accessi. Alla fine degli anni ‘90 del secolo scorso l’originaria galleria è stata trasformata in una sofisticata centrale di potabilizzazione della società ACSM che tratta la quasi totalità dell'acqua per usi civili distribuita nella città di Como (circa 12 milioni di metri cubi all'anno), entrata in funzione nel 2001.

Gli altri rifugi

Come detto, attualmente si contano 27 rifugi anti aerei a Como. Oltre a quelli già citati segnaliamo altri punti ed edifici sotto i quali ci sono i ripari: Mercato Coperto di via Mentana, Portici di via Pretorio, ex ospedale di via Lucini, stazione San Giovanni, palazzo Plinius in piazza Roma, la cripta della chiesa di San Carpoforo, in via Boldoni (ex Cortessella).

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