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Rientro dalla Puglia a Como: 8mila euro per far tornare a casa due ragazzi positivi al Covid

Lorenzo e Noa hanno scoperto di avere il Covid a Ostuni

È stata la madre di Noa, la giornalista Barbara Gazzale Dardani, a far emergere (prima con una lettera inviata al ministro della Salute, Roberto Speranza e pubblicata dal giornale TPI, e poi raccontandola alla trasmissione In Onda di La 7) la vicenda di sua figlia, Noa per l'appunto e di Lorenzo, il suo fidanzato. 

Ora sono in isolamento a Como, ma la strada è stata lunga (e dispendiosa).

Il 17 agosto i due 21enni si sono recati in una masseria ad Ostuni, per una vacanza. E qui sono rimasti bloccati nella stanza, dopo aver scoperto di essere entrambi positivi al Covid. Sono stati loro stessi a richiedere di poter fare il tampone, come specifia Noa nel servizio. Dopo aver visto che c'erano stati un pò di casi in Sardegna, ed essendo Lorenzo appena rientrato proprio da lì, hanno, responsabilmente, deciso di verificare il loro stato di salute. Questo anche perchè il giovane aveva una leggera febbre. Già il 19 agosto sarebbero potuti tornare a Como, dopo aver contattato la croce rossa di Cernobbio per farsi venire a prendere, ma invece sono rimasti in Puglia fino al 24. Parrebbe, come spiegato dalla giornalista Dardani, che non esista un protocollo di spostamento dal luogo in cui si scopre di aver contratto il Covid fino a quello di residenza. 

Alla fine per il loro rientro si è dovuto provvedere ad un'ambulanza, partita dalla Puglia, con una scorta di due poliziotti della polizia giudiziaria che hanno scortato i ragazzi fino al luogo della quarantena a Como.

Totale? 2400 euro per l'ambulanza e 5500 per la macchina della giudiziaria. La mamma di Noa, nonchè giornalista Barbara Gazzale Dardani, nel dar luce a questa vicenda spera di poter essere d'aiuto a chi potrebbe trovarsi nella stessa situazione dei due giovani e che, magari, non dispone di questa cifra. 

Anche il proprietario della masseria, che pur ha aiutato i ragazzi durante la loro permanenza, ha subito dei danni economici poichè dopo che si era saputo che erano stati ospiti da lui due giovani col Covid ha lavorato pochissimo. Quindi l'auto-denuncia di Lorenzo e Noa è costata 8000 euro alle famiglie e a pagarne le spese, a livello lavorativo, anche l'hotel che li ospitava. 

Il fatto che non vi siano molti aiuti o norme chiare in questo senso, potrebbe non invogliare le persone a farsi il tampone o ad auto-denunciarsi in caso di sospetto Covid anche se Lorenzo, in maniera molto responsabile, a fine servizio ha dichiarato che anche se hanno vissuto una vera e propria odissea, lui rifarebbe tutto, per non rischiare di contagiare altre persone. Speriamo che tutti abbiano il suo stesso senso civico.

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