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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La città piange Roberto Bernasconi, il ricordo del sindaco: "Sempre dalla parte dei più fragili"

Impegnato fino all'ultimo in prima linea per aiutare i bisognosi. Un esempio e un modello

Un lutto che per molta parte della città è stato inaspettato, quello per la scomparsa di Roberto Bernasconi, direttore della caritas diocesa. 
Il sindaco di Como a nome personale, dell'amministrazione comumale e della città ha voluto dedicare un pensiero e un ricordo a questa figura così importante per il mondo del sociale e del volontariato comasco. "Desidero esprimere il cordoglio a nome mio, di tutta la giunta, del consiglio comunale e dell’intera città di Como - ha dichiarato il sindaco Mario Landriscina in una nota stampa diffusa in giornata - per la morte di Roberto Bernasconi, per anni guida della Caritas di Como, punto di riferimento per istituzioni e associazioni, famiglie, persone in difficoltà. Una vita, la sua, spesa nell’aiuto agli altri, a partire dai più deboli, interfacciandosi con i diversi livelli istituzionali dove sapeva portare esperienza, competenza e umanità".

"In questi anni - ha aggiunto il sindaco - ha condiviso più volte con me personalmente e in particolare con gli assessori Corengia e Negretti l’attenzione sulle situazioni di disagio, insieme collaborando con le diverse realtà del territorio per strutturare percorsi efficaci, in grado di rispondere ai bisogni che di volta in volta si presentavano. Nell’ambito di questa preziosa collaborazione abbiamo individuato in ogni frangente le azioni più efficaci per investire in maniera opportuna anche le risorse economiche che questa amministrazione comunale ha destinato al mondo che Roberto Bernasconi incarnava, in nome e per conto certamente di Caritas, ma anche ponendosi volentieri a disposizione per individuare le migliori dinamiche di collaborazione con tutti i Soggetti, in particolare quelli che siedono al tavolo della Grave Marginalità".

Roberto Bernasconi è stato impegnato fino all'ultimo in prima linea per aiutare i bisognosi. "Con lui, anche recentemente - ha ricordato Landriscina - abbiamo assunto delle decisioni per indirizzare in modo coordinato ulteriori risorse, e proprio nel confronto con lui sono stati individuati i presupposti che hanno animato le scelte concrete del Comune nell’attuale emergenza umanitaria, a partire da quella di individuare in Caritas il soggetto privilegiato per la definizione delle azioni cittadine".

"Ci mancherà la sua presenza - ha concluso il primo cittadino - ma sono certo che la città saprà conservare con affetto e mantenere viva la sua più preziosa eredità: la capacità di guardare dentro alle situazioni problematiche con realismo, cercando punti di incontro e non di scontro, e mettendo in atto soluzioni che possano restituire prima di tutto dignità e voglia di vivere alle persone. Un sincero cordoglio alla sua famiglia, che ho avuto occasione di conoscere personalmente, e una solidarietà nel dolore anche ai tanti che lo hanno affiancato nell’importantissima attività che ha svolto a favore delle persone più fragili della nostra città".

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