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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rapinese, il caso Sardegna diventa nazionale e lui si scusa con la Barbagia

Il messaggio di scuse sulla sua pagina ufficiale di Facebook

"Se rilasciassi oggi l’intervista relativa allo stupro avvenuto nella mia Como da parte di un clandestino pakistano non tirerei nuovamente in ballo la Barbagia. Barbagia che, giustamente, è insorta.Tutto il resto però rimane sul tavolo." 

Si scusa ufficialmente il sindaco di Como Alessandro Rapinese per l'infelice frase sulla Barbagia, e lo fa con un post sul suo profilo ufficiale di Facebook. 

La Sardegna, la Barbagia e i clandestini di Como

Tutto è nato dopo che il sindaco Alessandro Rapinese, durante un'intervista a La Provincia, ha dichiarato: "I migranti irregolari? Ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli, mentre si attende che vengano rimpatriati". Da qui, prima in sordina sui social e poi sui quotidiani nazionali si è scatenata una feroce polemica. In realtà le parole del sindaco di Como erano da contestualizzare nella sua reazione dopo il gravissimo fatto avvenuto in piazza Vittoria sabato notte, quando una donna di 58 anni è stata stuprata e picchiata in una cabina telefonica da un clandestino pakistano. Come ha riferito lo stesso sindaco anche a QuiComo ieri 9 agosto, non voleva assolutamente offendere la Barbagia e i Sardi: "Sono un grande amante della Sardegna e ho tantissimi amici sardi. Ho fatto riferimento alla Barbagia solo ed esclusivamente perché so che è una zona sotto abitata. Non ho nulla contro la Sardegna e conosco bene anche il loro attaccamento alla terra: non ho considerato che potessero offendersi ne tanto meno era il mio intento. Ora cercherò delle zone poco abitate anche nel Comasco o in altri luoghi e la prossima volta userò quelle come esempio." La notizia però è rimbalzata alla velocità del web e quindi Rapinese ha (giustamente) provveduto pubblicamente a fare le sue scuse, con un post ufficiale. 

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