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Ragazze italiane sul treno per Como sfottono passeggeri cinesi con fare razzista: il video virale nel mondo

Il video finito su TikTok ha già milioni di visualizzazioni: l'imbarazzo di molti comaschi e italiani

È stata la giornalista Selvaggia Lucarelli a parlare di questa vicenda per prima in Italia anche se in tutto il mondo le immagini delle tre ragazze, studentesse universitarie presumibilmente comasche che perculano alcuni passeggeri cinesi sul treno diretto a Como con atteggiamenti razzisti, erano già virali. Sicuramente un (altro) punto negativo per il turismo in Italia e sul lago. Ripercorriamo la vicenda. 

Le immagini che fanno vergognare

Sul treno diretto a Como tre giovani universitarie iniziano a ridere e prendere in giro alcuni passeggeri cinesi. Peccato che la ragazza pakistana che ha postato il video (e che era con la famiglia cinese) fosse una famosa influencer con un grosso seguito e ha ripreso tutto con il cellulare. Si chiama Mahnoor Euceph e dopo che ha postato il video su TikTok in poche ore è diventato virale. Sono già milioni le persone nel mondo intero che si sono indignate difronte a questo atteggiamento razzista. Mahnoor ha scritto che è stata un'esperienza molto sgradevole e che tramite la divulgazione del video è stata contattata da altre persone asiatiche, anche loro "vittime" di razzismo in Italia. "Ho chiesto loro se ci fosse qualche problema e mi hanno detto di no. A quel punto hanno iniziato a dire ‘Ni hao' con voce odiosa, razzista, forte, insieme ad altre cose in italiano che non riuscivo a capire". Qui la decisione di filmarle con il telefono, anche se durante il video erano più calme".

"Spero - continua Mahoor - che le ragazze imparino una lezione da questo. È stato un atteggiamento umiliante e disumanizzante". 

Le scuse (poco sentite)

Dopo qualche giorno sono arrivate le scuse di una delle tre universitarie italiane ma, secondo molti e anche secondo Mahnoor, non erano sincere ma solo un modo di manipolare la vicenda, facendo intendere che erano stati lei e la sua famiglia cinese a "percepire male" quello che stava accadendo e che non era loro intenzione prenderli in giro. Forse, come fanno notare in molti, sarebbe bastato un bagno di umiltà e delle semplici scuse, senza cercare di negare l'evidenza del fatto. La bufera mediatica è in atto. Qualcuno, sotto il post della Lucarelli, scrive: "Non si meritano le minacce di morte o gli insulti non conformi a quello che hanno fatto, ma sono state proprio spregevoli e pensavano di cavarsela con quel messaggio ridicolo". E ancora: "Da Comasca mi vergogno profondamente per i miei concittadini che crescono figlie becere e razziste, purtroppo le mele non cadono lontane dall'albero". 

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