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Il Personale sanitario italiano è candidato al Nobel per la Pace

È la prima volta nella storia, il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi commenta: "Doveroso, soprattutto per la Lombardia"

“Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro”, questa la motivazione indicata nella candidatura al Premio Nobel per la Pace 2021 dal Comitato norvegese. Ed è la prima volta nella storia. 

L'Italia è stato indubbiamente il primo stato Europeo a dovere fare i conti con il coronavirus. Un'ondata che ha colpito il paese improvvisamente e che ha richiesto tutto l'impegno e la dedizione dei medici e del personale sanitario. 

Commenta per QuiComo il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi: «È un'iniziativa doverosa per tutto il personale sanitario, non solo medici e inferimeri ma anche i tecnici e per tutti coloro che, in quest'ambito, si sono trovati a dover affrontare una situazione inedita e poco conosciuta. Mi preme sottolineare in particolare la professionalità e il merito del personale sanitario della Lombardia, la prima regione europea investita violentemente dalla pandemia. Hanno dovuto trattare pazienti complessi in una situazione di emergenza con grande professionalità e coraggio senza mai risparmiarsi». 

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