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Il parco "naturale" della Ticosa

Zitta zitta, ma sempre più verde, quell'area "rischia" persino di diventare un'attrazione turistica

Passa il tempo, passa veloce. Ma per la Ticosa la bonifica resta un autentico miraggio. L'ultima doccia fredda è arrivata la scorsa settimana attraverso il rifiuto dell'azienda vincitrice del bando. Intanto i tempi si allungano ancora e pure i costi. Così, di rendering in rendering, la Ticosa rimane una palude dalla quale non esce più nemmeno un parcheggio, figuriamoci una sua riqualificazione.

A testimoniare il suo attuale stato, sempre più vicino ad una attrazione botanica o ad una spontanea anomalia paesaggistica che a un nuovo quartiere, ci ha pensato ancora una volta il vigile obiettivo di Lorenza Ceruti. Grazie a suo sguardo, un perfetto mix tra fotografia e architettura, ha nuovamente colto l'essenza del "Parco della Ticosa". Zitta zitta, ma sempre più verde, quell'area "rischia" persino di diventare un'attrazione turistica.

Che a volerla vederla lunga, senza immaginare nuovo cemento e nuove auto, la Ticosa potrebbe davvero diventare la nostra Hyde Park. Sognare non costa nulla. Sopratttuto se la stagione che stiamo vivendo riuscirà almeno ad insegnarci che le città debbono essere riviste affinché diventino davvero sostenibili. 

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