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Paratie di Como, Turba: "La gestione del Pd fu un disastro"

Il sottosegretario della Lega replica a Lucini e Lissi

Un botta e risposta infinito quello sulle paratie di Como. Dopo Minghetti, alla quale aveva replicato Turba, al quale aveva risposto piccata Lissi, la palla, anzi il piccone del muro, torna nelle mani di Turba.

"Non è mia intenzione - scrive il sottosegretario regionale Fabrizio Turba - quella di fare polemiche sterili, l’unico obiettivo che abbiamo è quello di terminare l’opera il più presto possibile al fine di restituire il lungo lago ai cittadini comaschi e ai turisti di tutto il mondo. L’opera delle Paratie è complessa e da quando è stata presa in gestione da Regione Lombardia non si è mai fermata".

"In merito alle ulteriori dichiarazioni esternate dal consigliere Lissi e dall’Ex Sindaco Lucini, il sottoscritto ha le idee molto chiare sulla gestione dell’opera nei cinque anni di amministrazione Lucini/PD. L’amministrazione di allora si era assunta la responsabilità di fermare i lavori, così come lui stesso ha confermato nelle sue dichiarazioni, finendo per presentare una terza variante dell’opera, la quale non ebbe seguito nei successivi anni di mandato. (Conosciamo bene l’esito della vicenda, ANAC contestò l’utilizzo dei fondi della Legge Valtellina per gli arredi, ecc…). Non mi risulta che nella terza variante vennero prese in considerazioni modifiche al muro a Lago. 

"In sintesi - aggiunge Turba -  la gestione Lucini/PD del cantiere delle paratie è stata un disastro non ancora concluso, in quanto sussiste un contenzioso aperto con la precedente impresa che si era aggiudicata l’appalto e che questo sicuramente comporterà, una volta giunta la sentenza, un indennizzo. Chiederei al Consigliere Lissi, molto esperta sul tema: chi pagherà? Vorrei nuovamente ricordare al Consigliere Lissi che al fine di ricomporre la situazione disastrosa creata, Regione Lombardia ha dovuto avocare a sé l’opera, non senza resistenze da parte dell’Amministrazione, separando le opere di difesa idraulica della città in capo a Regione Lombardia, dall’arredo del lungo lago, di competenza comunale.  Se il Consigliere Lissi è stata distratta oppure, non ha trovato il tempo di visionare il progetto redatto dalla Regione, approvato da tutti gli enti, le rendo noto che: la scala a ventaglio non verrà più ricostruita e verranno sostituiti, come ho già avuto modo di comunicare, i pannelli di rivestimento del muro dove era presente la scala a ventaglio già sprofondata". 

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