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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Menaggio

Ospedale di Menaggio, Asst Lariana: "Nessuno sarà abbandonato"

Cosa potrà essere mantenuto e sviluppato: il suo futuro legato a un decreto

Il futuro dell’ospedale di Menaggio è legato al DM 70 (Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, cosiddetto decreto Balduzzi). Questa è la norma che descrive puntualmente le attività di un presidio collocato in un’area geomorfologicamente disagiata e con difficoltà viarie.

I profili di offerta che potranno essere mantenuti e sviluppati sono: ricovero dei pazienti acuti (40 posti letto attivi a Menaggio), Pronto Soccorso articolato sulle 24 ore, interventi chirurgici in day/week surgery (oggi sono programmate 3 sedute settimanali di Day Surgery, 3 sedute settimanali di Endoscopia e 1/2 sedute settimanali per interventi chirurgici ambulatoriali), attività specialistica ambulatoriale. 

Per quanto riguarda l’applicazione della nuova riforma regionale, il territorio del Medio Lario può già contare sulla Casa di Comunità (Cdc) e sull’Ospedale di Comunità (Odc) aperti all’interno dell’ospedale di Menaggio e sulla Casa di Comunità aperta a Centro Valle Intelvi; entro la fine del 2024 sarà attivata la Casa di Comunità a Porlezza. 

Questi i temi presentati dalla direzione generale di Asst Lariana, rappresentata dal dottor Fabio Banfi, nel corso dell’incontro con la cittadinanza, promosso dall’amministrazione comunale, che si è svolto a Menaggio. Insieme al sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari e al dottor Banfi, sono intervenuti la dottoressa Elena Amina Scola direttore medico di Presidio dell’ospedale di Menaggio e la dottoressa Marica Carughi, direttore del Distretto del Medio Lario. 

Ascolto e confronto sono state le principali richieste emerse da parte dei cittadini e la riunione si è chiusa con la conferma di nuovi incontri per approfondire i diversi aspetti.

“L’ospedale di Menaggio non chiuderà e lo testimoniano gli investimenti e i cantieri aperti - spiega il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi - Nel corso degli anni e in particolare negli ultimi, prima per la pandemia e poi per la guerra, il mondo è stato stravolto. Oggi, in tutto il paese, non solo in Lombardia, scontiamo una carenza di personale medico e questo impone un ripensamento delle attività e dei servizi in modo che siano sostenibili. L’ospedale che c’era a Menaggio negli anni Novanta non esiste più, è un fatto e gli interventi oncologici così come tutti gli interventi complessi saranno eseguiti al Sant’Anna. Con le Case di Comunità i cittadini saranno aiutati a trovare una risposta ai propri bisogni e nessuno sarà abbandonato”.

Il Distretto del Medio Lario e investimenti

Ne fanno parte i comuni di Alta Valle Intelvi, Argegno, Bene Lario, Blessagno, Carlazzo, Cavargna, Centro Valli Intelvi, Cerano d'Intelvi, Claino con Osteno, Colonno, Corrido, Cusino, Dizzasco, Grandola ed Uniti, Griante, Laino, Menaggio, Pigra, Plesio, Ponna, Porlezza, Sala Comacina, San Bartolomeo Val Cavargna, San Nazzaro Val Cavargna, San Siro, Schignano, Tremezzina, Val Rezzo, Valsolda.

Il Distretto del Medio Lario beneficia di 8 milioni di euro complessivi di investimenti, di cui 6 milioni di euro per l’ospedale.

Dal Pnrr per la Cdc a Centro Valle Intelvi sono stati stanziati 450mila euro e per la Cdc a Porlezza 810mila euro. I due interventi partiranno a settembre e proseguiranno per almeno un anno. Per quanto riguarda gli interventi a Menaggio in ospedale per Cdc e Odc i lavori sono in corso e proseguiranno nei prossimi mesi. Sempre in ospedale sono in corso i cantieri per i lavori di adeguamento alla normativa antincendio, antisismica ed impiantistica finanziati da Regione Lombardia con 3 milioni di euro. Sono coinvolti tutti i reparti e i servizi e gli interventi proseguiranno fino a settembre 2024.

Nell’ambito degli investimenti, una quota dei fondi è destinata all’ammodernamento tecnologico: è stato acquistato ed è in funzione il nuovo mammografo per lo screening per il tumore al seno; è già stato acquistato ed è in funzione il nuovo ecotomografo (a disposizione anche per l’attività specialistica ambulatoriale); si è in attesa della gara per l’acquisto del nuovo ortopantomografo e del nuovo sistema radiologico fisso.

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