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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Moltrasio

Operai morti a Moltrasio, i sindacati vogliono introdurre il reato di omicidio sul lavoro

Montagnoli (Cub): "La morte dei due lavoratori egiziani per intossicazione è davvero allucinante"

Morti in un container, probabilmente senza un contratto regolare (sono ancora in corso le indagini) e con la paura di perdere la loro unica fonte di sostentamento, quel lavoro al cantiere di Moltrasio. Per loro, che arrivavano da Milano, raggiungerlo era un viaggio quotidiano. Forse proprio per evitare il lungo spostamento hanno deciso (e non sembrerebbe la prima volta) di restare a dormire nel cantiere. 

La morte di Abdelaziz Salah e Said Samir, i due operai egiziani di 24 e 29 anni trovati senza vita nel cantiere di Moltrasio, ha lasciato senza parole anche i sindacalisti che ora chiedono una risposta al governo. Introdurre subito, da parte del nuovo esecutivo, il reato di omicidio sul lavoro e chiudere temporaneamente le imprese, senza conseguenze retributive per i lavoratori, laddove le violazione normative mettano a rischio la vita di dipendenti e collaboratori: lo chiede il segretario nazionale della Cub, Walter Montagnoli, che denuncia "l'assenza dei temi sul lavoro reali e sulla sicurezza nella campagna elettorale".

"La morte dei due lavoratori egiziani per intossicazione è davvero allucinante. Le condizione di vita a cui sono costretti migliaia di lavoratori è insopportabile. Parlare di cordoglio da parte delle istituzioni - rimarca il sindacalista - è ormai ipocrita. Nei fatti non si fa nulla per fermare questa strage". Proprio domenica scorsa la Cub aveva annunciato l'indizione per dicembre di uno sciopero generale insieme al mondo del sindacalismo di base sugli "omicidi sul lavoro" dopo il raggiungimento di "1.080 morti da gennaio scorso" diventati oggi 1083, cioè "oltre 120 deceduti al mese con una proiezione sull'anno che porta a superare i 1.404 deceduti del 2021".

La morte per intossicazione

Avrebbero acceso quel fuoco per scaldarsi durante la notte. E proprio durante la notte avrebbero perso la vita. I due operai, due egiziani di circa 30 anni, entrambi residenti nel Milanese, sono stati trovati morti mercoledì mattina in una sorta di container nel cantiere di una villa. Sembra, stando alle prime ricostruzioni, che i due avessero deciso di dormire lì dopo il turno di lavoro. Una consuetudine, secondo le prime informazioni: pare che Said e Salah, residenti a Milano, dormissero nel cantiere da quasi un mese. Così, dopo essersi sistemati in un prefabbricato di solito utilizzato come ufficio, i due avrebbero acceso un braciere artigianale per scaldarsi. Fatali potrebbero essere state le esalazioni di monossido di carbonio. 

A scoprire i loro corpi un collega di 62 anni, anche lui egiziano e anche lui residente a Milano. Non avendoli visti si è preoccupato e ha cominciato a cercarli, fino a trovarli purtroppo già morti. L'uomo dopo il ritrovamento ha avuto un malore. Sono ancora tanti gli aspetti da chiarire e al momento è stato disposto il sequestro del cantiere per accertamenti. Il nucleo dell’ispettorato del lavoro di Ats avrebbe riscontrato alcune irregolarità nel cantiere. Dovrà essere anche accertato se, come sembra, non fosse la prima volta che qualcuno dormiva lì e se ci fossero spazi idonei per farlo

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