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Nuovo progetto paratie, Spallino: "Attenti agli arredi"

Sulla passeggiata manca la progettazione relativa ai sottoservizi necessari per gli arredi del lungolago di Como

Come era facile prevedere dopo la presentazione dello scorso 8 ottobre, il nuovo progetto delle paratie di Como inizia a far discutere. La sera in cui il nuovo lungolago è stato spiegato ai cittadini, Mario Lucini si aggirava nervosamente in Biblioteca. Non c'è dubbio che su questa battaglia l'ex Sindaco si sia giocato il suo secondo mandato. Ancora oggi, sapendo di avere agito in buona fede, il futuro del lungolago di Como non lo lascia certo indifferente. Tanto più se il progetto di Infrastrutture Lombarde è di fatto la conferma che la sua variante non era certo da buttare. Sul tema, ed in particolare sugli arredi mancanti, passaggio che sta facendo discutere non solo la politica ma anche diversi architetti, è intervenuto oggi con uno scritto, che riprendiamo integralmente dal suo blog, l'ex assessore all'Urbanistica Lorenzo Spallino. 

"Con tutto il rispetto per chi si sta occupando della sistemazione del nuovo lungolago di Como, se questo è l’assetto definitivo che si immagina, credo sia un po’ semplicistico affermare che degli arredi se ne parlerà poi, liquidando le proposte contenute nella soluzione immaginata nel 2017 come “orpelli”, secondo quanto affermato nella presentazione dell’8 ottobre scorso. La pavimentazione immaginata e l’assenza di progettazione relativa ai sottoservizi necessari per gli arredi temo consentano di immaginare ben poco di diverso rispetto alla sistemazione dell’illuminazione pubblica o ai gonfiabili del giugno 2017. A conferma dell’assunto di H. L. Mencken secondo cui c’è sempre una soluzione facile per ogni problema complesso: semplice, plausibile e generalmente sbagliata.
Anche a Nizza avevano un problema, molto più complesso del nostro ma tutto sommato simile. Una spianata di 12 ettari che collega il Museo d’Arte Moderna e d’Arte contemporanea al Theatre de Verdure e alla Promenade des Anglais, in parte frutto di un importante intervento viabilistico.
La riorganizzazione degli spazi urbani è un problema complesso che coinvolge settori differenti tra loro ma coesi nella convinzione che, come insegna Benevolo, la bellezza gioca un ruolo fondamentale nel senso di appartenenza dei cittadini. Se è così, forse qualche riflessione sulla sistemazione del nuovo lungolago di Como andrebbe fatta adesso. Non a lavori ultimati"

P.S.
"Cercando con Google si scopre che la frase secondo cui c’è sempre una soluzione facile per ogni problema umano è variamente attribuita a Eco, Bloch, Shaw oltre che Einstein. Il che conferma che cercare su internet è una soluzione semplice ma sbagliata. Tanto per saperlo, quella di Eco è contenuta ne Il pendolo di Foucault e, come uso di Eco, è una citazione nascosta".

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