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Barbara Minghetti con il Presidente Sergio Mattarella per Parma Capitale dalla Cultura 2020

Minghetti: "Un onore immenso incontrare un uomo con un grande sensibilità culturale come quella dimostrata dal Presidente Mattarella". 

Il sogno di Como Capitale della Cultura è durato solo qualche mese. Sostenuto in primis da Barbara Minghetti, allora presidente del Teatro Sociale di Como, l'ambizione non trovò sotto la giunta Lucini la necessaria energia per costruire una candidatura davvero credibile. A Parma, dove proprio Barbara Minghetti collabora con il Regio, le cose sono andate diversamente e lo scorso sabato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un lungo discorso al Teatro Regio in occasione della cerimonia istituzionale di apertura di Parma Capitale della Cultura 2020, dove era  in programma la grande festa inaugurale.

Barbara Minghetti, consigliere comunale a Palazzo Cernezzi con Svolta Civica, nonchè direttore artistico del Macerata Opera Festival, ha stretto la mano al Presidente Mattarella sigillando il momento con queste parole: "Un onore immenso incontrare un uomo con un grande sensibilità culturale come quella dimostrata dal Presidente Mattarella e avere fatto parte del comitato organizzatore degli eventi di Parma Capitale della Cultura. Durante questo meraviglioso 2020 parteciperò agli eventi di Parma con Verdi Off e con le attività del Regio. Per la città è stato un momento di grande orgoglio essersi rialzata in soli 7 anni da un fallimento incredibile. Un grande lavoro di squadra all'interno di una comunità che ci ha creduto anche grazie alla visione e alla direzione del Comune di Parma. Una dimostrazione che quando si lavora bene si possono fare grandi cose". 

Il discorso del Presidente Mattarella

"Vorrei ringraziare l'Orchestra, il Coro - ha esordito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -  il presidente della Regione e della Provincia, il sindaco di Parma, quello di Piacenza e di Reggio Emilia. Questa presenza raffigura un aspetto importante del nostro Paese, che è posseduto da un tessuto culturale diffuso. In ciascuno dei nostri Comuni ci sono segni culturali di rilievo e di grande importanza. Essere capitale della Cultura vuol dire rappresentare e coinvolgere questo grande tessuto nazionale, che in questa Regione è particolarmente ricco ed affascinante. Parma lo è stata Capitale nella sua lunga storia. Abbiamo visto un filmato con una splendida evocazione dei titoli del grande maestro Bertolucci, vorrei ringraziare l'Assessore alla Cultura del Comune di Parma per l'impostazione che questo filmato ci ha offerto. Sindaco, questi segni di Capitale nelle tante vestigi della sue piazze, nelle architetture, nelle opere d'arte e in tante altre espressioni che sono oggi integrate pienamente nella modernità della vita cittadina".

"Parma nel tempo si è arricchita di culture e saperi diversi - ha proseguito Mattarella - è stata crocevia di commerci, di incontri. Ha conosciuto stagioni assai fertili e a raggiunto eccellenze che ancora oggi ammiriamo: la Parma romana, la Parma dell'epoca rinascimentale, la Parma romana, la capitale del Ducato, la Parma borbonica e napoleonica. La Parma protagonista, dal Risorgimento alla Resistenza, agli anni della grande crescita economica e sociale, fino ai nostri giorni. La Capitale della Cultura darà l'opportunità di rinsaldare e far conoscere le proprie radici, mostrandole agli italiani che verranno a visitarla. La cultura d'Europa è stata sempre legata da una trama comune.

VIDEO: L'ARRIVO DEL PRESIDENTE MATTARELLA

"La cultura batte il tempo - ha poi sottolineato il Presidente della Repubblica - è davvero un bel titolo per unire i sforzi della città. Sarà un anno carico di soddisfazioni: la cultura è davvero una sorta di metronomo della storia, è una chiave che ci consente di comprendere il passato, di interpretare il presente e progettare il futuro per sentire la storia come nostra. Per renderci consapevoli del cammino percorso, per andare avanti, insieme, come comunità, mettendo in modo un circuito virtuoso, in cui ci sia il passaggio di testimoni da una generazione all'altra. La cultura definisce il segno distintivo di ogni comunità ed è tutt'altro che una condizione statica perchè si nutre di creatività e di confronto, di sviluppo del dialogo e di relazioni, che si aprono alla conoscenza e al rispetto delle differenze. La cultura trasmette la memoria e offre spazio alla creatività". 

"La scuola di pittura che si sviluppò in città intorno al Correggio e al Parmigianino fu l'espressione di un abbellimento di Parma, il talento impareggiabile di Giuseppe Verdi fu posto a servizio dell'ideale risorgimentale. Arturo Toscanini, esule dai fascisti, diede un segno di rinascita al nostro Paese con la riapertura della Scala nel 1946. L'esperienza di capitale della cultura è una grande opportunità per porre in dialogo tutte le intelligenze della città, una collaborazione tra pubblico e privato. L'Ateneo di Parma è tra i più antichi del nostro Paese ed ha sviluppato un forte legame con la città, la sostenibilità dello sviluppo è l'orizzonte del nostro impegno culturale, economico e civile, la qualità del cibo è cultura e sarà al centro dello sviluppo sostenibile della nostra Europa".

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