Como, mamma furiosa va dal tabaccaio con la figlia: "Ha solo 14 anni, perché le vende le sigarette?"
L'esercente, messo alle strette, è sbiancato poi si è giustificato: "Al mattino c'è tanta confusione"
Quando ha scoperto che la figlia di soli 14 anni fuma non ci ha più visto. La donna, una madre residente in provincia di Como, dopo la ramanzina d'obbligo alla ragazza si è fatta dire dalla figlia in quale tabaccheria comprava le sigarette. Dopodiché con la figlia è andata dal tabaccaio per metterlo alle strette e inchiodarlo alle sue responsabilità.
A raccontare quanto accaduto è la donna che, per ovvi motivi di privacy (essendo coinvolto un minore), chiede di restare nell'anonimato. "Credo che sia giusto parlare di questo episodio - ha spiegato la mamma - perché è doveroso sensibilizzare l'opinione pubblica e soprattutto la categoria dei tabaccai sulle problematiche connesse al fumo tra i più giovani. Da un post rimbalzato sui social ho scoperto che mia figlia fumava. Mi sono arrabbiata molto con lei ovviamente, ma poi ho riflettuto sul fatto che qualcuno le sigarette gliele ha vendute nonostante la legge che vieta di vendere tabacchi ai minorenni".
E così la donna ha portato sua figlia proprio davanti all'esercente della tabaccheria di Como vicina alla fermata del bus dove al mattino la ragazzina scende per andare a scuola. "Sono andata con mia figlia davanti a lui - ha proseguito la madre - e gli ho chiesto se riconosceva questa ragazza, lui ha risposto di sì. Allora gli ho fatto notare che aveva solo 14 anni e che aveva violato la legge vendendola le sigarette. Lui è sbiancato e poi si è giustificato dicendo che al mattino c'è confusione e non ci avrà fatto caso che era una ragazzina. Ad ogni modo lui ha sbagliato e spero che questo mio racconto possa indurre i tabaccai a fare molta più attenzione a chi vendono le sigarette".